IL CANTIERE
Si ricostruisce un intero isolato
Via Foscolo: maxidemolizioni dietro il Commissariato, nasceranno palazzine residenziali
Giù i vecchi capannoni, vari edifici diroccati, una struttura che decine di anni fa era un cinema, i magazzini ormai dismessi dell’Enel e della Telecom.
Al loro posto nasceranno alcune palazzine residenziali, con pochi piani, nel segno di un’edilizia che dovrebbe puntare a un target medio-alto. Ed è così che quasi un intero isolato situato a due passi dal centro sta cambiando volto.
Da qualche settimana, alle spalle del nuovo commissariato di polizia, è un viavai continuo di camion e ruspe che stanno trasformando in macerie i complessi lavorativi che ormai da anni erano in stato di abbandono.
Dalla strada i movimenti si vedono in quel recinto racchiuso fra le vie Ugo Foscolo, Guerrazzi e Concordia, proprio a due passi da quell’area della stazione Nord che è stata al centro della variante del Pgt di recente approvata dal Consiglio comunale bustese.
Ad aver lanciato la sfida è stata la Sparim Spa, società immobiliare che si prende cura del patrimonio della Cassa di Risparmio di Bolzano. L’azienda ha dunque deciso di rompere gli indugi rispetto a un progetto che aveva messo nel mirino quasi dieci anni fa, quando definì e sottoscrisse con il Comune di Busto un accordo: all’ente pubblico andava lo stabile di via Foscolo poi trasformato in commissariato, all’operatore invece venivano consegnati margini d’azione e volumetrie per sviluppare futuri interventi.
Il momento per farli è dunque arrivato, partendo da un’operazione intensiva con cui si sta facendo tabula rasa di tutto ciò che di vecchio e inutilizzabile era rimasto in piedi dopo l’abbandono.
A un certo punto del ragionamento, Sparim aveva ipotizzato di inserire qualche spazio commerciale (gli accordi lo permetterebbero) in quel contesto, ma nell’ultima declinazione della proposta - ancora passibile di modifiche ma ormai in forma avanzatissima - ha puntato a dare solo uno sfogo residenziale all’opportunità.
Oltretutto la società ha pure rinunciato a sfruttare tutte le volumetrie messe a disposizione quando siglò otto anni fa l’accordo in base all’allora Piano Casa, di fatto scegliendo di puntare all’edificazione di complessi abitativi contenuti e di alta qualità, piuttosto che costruire dei palazzoni.
Per capire la portata, anche a livello di metrature, di questo intervento basti pensare che il tutto si sta sviluppando su un’area sei volte più grande di quella occupata dalla polizia. Intanto la scelta di tenere un target alto, ambendo a una sorta di cittadella-residence in pieno centro, ben si sposa con la potenziale protezione garantita dal fatto che le finestre degli uffici del commissariato si affacciano proprio sulla superficie oggi liberata da ogni ingombro.
Finita la parte delle demolizioni, privato e pubblico dovranno proseguire nell’interlocuzione per definire la fase esecutiva del percorso.
Intanto in ambito municipale la scelta intrapresa dall’operatore è stata accolta con soddisfazione, anche nella speranza che sia una sorta di volano per consentire anche alle distese desolanti che circondano la vicina stazione di riprendere vigore, sfruttando le opportunità messe nero su bianco nel documento urbanistico che entrerà in vigore presumibilmente all’inizio dell’anno prossimo.
Per adesso c’è il fatto che in via Foscolo e dintorni la rivoluzione è cominciata. Ci vorranno un paio d’anni (salvo intoppi) per arrivare a bersaglio. E a quel punto si potrà sperare che l’onda di rinascita partita da via Manara e spostatasi verso le Poste, possa poi piegare con decisione verso l’area dello scalo ferroviario.
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