CONSIGLIO COMUNALE
Busto, disco verde all’ospedale unico
Maggioranza compatta, Pd astenuto. Bagarre tra il pubblico. Passa anche la cessione del 70% di Agesp Energia
Cessione del 70% di Agesp Energia ad Acinque e approvazione dell’ipotesi di accordo di programma per il nuovo ospedale di Busto-Gallarate. Erano questi i piatti forti del Consiglio comunale di Busto, riunitosi ieri sera, giovedì 28 settembre.
Non ci sono state sorprese né ribaltoni: entrambe le proposte di Giunta sono passate, come era ampiamente prevedibile dopo le commissioni.
BAGARRE IN AULA
Ma la seduta di ieri passerà alle cronache anche come quella della contestazione degli attivisti anti-ospedale unico. Appena la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora ha dato la parola al sindaco Emanuele Antonelli per illustrare la delibera, i comitati hanno cominciato ad esporre cartelli di contestazione, sotto gli occhi delle forze dell’ordine, presenti in gran numero per prevenire possibili degenerazioni della protesta.
Per molti minuti è stata bagarre totale in aula, coi (vani) richiami di Antonelli e Laura Rogora nei confronti dei contestatori. La seduta è stata sospesa per alcuni minuti, ma anche dopo la ripresa la “manifestazione” è proseguita.
«Sono capace di mettere la proposta ai voti senza neanche discuterla» la provocazione del sindaco, che ha poi precisato: «Andiamo avanti, tanto la considerazione che ho di questi personaggi è zero. Il nuovo ospedale segna una svolta epocale. Dobbiamo farci trovare pronti. Regione Lombardia investirà oltre 440 milioni sul nostro territorio, per un progetto invocato dagli stessi operatori sanitari. Io potrò guardare a testa alta chi lavora negli ospedali, mentre c’è gente che parla senza conoscere la materia, o solo per motivi ideologici. Su 84mila abitanti di Busto, 80mila voterebbero sì»
Intanto i comitati continuavano a esporre i loro cartelli (uno recitava: “Ospedale unico: un affare per chi? Non per i cittadini!”).
LE PREOCCUPAZIONI DEL PD
Il Pd ha ribadito la propria posizione favorevole nella sostanza alla creazione di un nuovo polo sanitario d’eccellenza, ma scettico su varie questioni emerse dalla Vas (Valutazione ambientale strategica), come la viabilità e le compensazioni; tuttavia il capogruppo Dem Maurizio Maggioni riconosce che «oggi non esistono proposte alternative al progetto di Beata Giuliana: questo va detto in modo molto chiaro». Nettamente contrario Santo Cascio (Progetto in Comune), applaudito dal pubblico.
L’INTERVENTO DI SABBA
Nella maggioranza, che ha votato compatta a favore, si è levata la voce critica di Matteo Sabba (Lista Antonelli): «Voterò sì, ma non bisogna nascondere i gravi problemi degli ospedali attuali. Sono orgoglioso di essere bustocco, ma non farò nascere mio figlio a Busto: non mi fido» ha detto pubblicamente Sabba, rimbrottato da Orazio Tallarida (Forza Italia) e dallo stesso sindaco Antonelli: «Questo significa mancare di rispetto a chi lavora nel nostro ospedale. La stragrande maggioranza dei pazienti è soddisfatta delle cure che riceve».
Poi il voto: l’ipotesi di accordo di programma per il nuovo ospedale è passato col sì della maggioranza, più quelli di “Popolo, Riforme e Libertà” e Gruppo Misto; astenuto il Pd; contrario solo “Progetto in Comune”. Minoranza dunque sfilacciata sulla questione.
LA CESSIONE DI AGESP ENERGIA
La questione Agesp era stata anticipata al primo punto all’ordine del giorno. A riepilogare i termini dell’operazione è stato il sindaco Emanuele Antonelli. Acinque acquisirà dunque il 70% di Agesp Energia, la cui maggioranza era stata messa sul mercato con la delibera del 20 dicembre 2022. Acinque verserà complessivamente 31,4 milioni (30,1 milioni di offerta vera e propria, più 950mila euro di indennizzo per il mantenimento del service e altri 350mila euro per la permanenza del direttore generale Gianfranco Carraro nei ranghi di Agesp Spa).
Il sindaco ha inoltre confermato che i dipendenti di Agesp Energia rimarranno al loro posto per i prossimi 6 anni. «Grazie a questa operazione la società sarà più solida – ha assicurato Antonelli -, e comunque noi non staremo a guardare. Per almeno tre anni Agesp conserverà il 30% delle quote».
IL DIBATTITO
Non è mancato un serrato confronto con le opposizioni: «Le nostre preoccupazioni – ha specificato il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni – sono legate al teleriscaldamento. Visto che le tariffe saranno decise dall’operatore, siamo sicuri che gli utenti verranno tutelati?». Timore rintuzzato dal sindaco: «In un mercato libero, è interesse della società offrire delle tariffe competitive. E poi anche questo settore è regolato da Arera: gli utenti non hanno nulla di cui preoccuparsi».
Con una parte del ricavato, ha aggiunto Antonelli rispondendo a Emanuele Fiore (gruppo misto), verranno costruiti due forni crematori.
Molto acceso il battibecco tra Antonelli e Santo Cascio (Progetto in Comune), che ha votato contro: «Non mi fido, il privato farà il proprio interesse» ha scandito Cascio tra gli strali del sindaco: «Faccia quello che vuole, ma non parli di svendita!».
La delibera è poi passata coi voti favorevoli della maggioranza, più Gigi Farioli (“Popolo, Riforme e Libertà”). Contrari tutti gli altri consiglieri di minoranza (Gianluca Castiglioni di “Busto al Centro” era assente).
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