Busto, ex contro: minacce, allusioni, denuncia e sfogo
Ex marito allontanato. «Sono io la vittima»
«Barbara D’Urso e il Tg 5 parleranno di noi», le diceva alludendo alle stragi familiari che fanno audience. I due erano separati dal 2018, lui ha una nuova compagna con cui vive a Catania ma almeno da ottobre avrebbe cominciato a minacciare la ex moglie giurandole la morte. Forse perché lei si era trasferita nel circondario di Busto Arsizio con i loro figli minori, portandoli lontano da lui, forse perché temeva che li influenzasse mettendolo in cattiva luce. L’obiettivo delle continue telefonate, diventate sempre più allarmanti, non era infatti riconquistare la donna, bensì esercitare la sua potestà genitoriale così come previsto dal giudice che ha disposto l’affidamento condiviso.
LA DENUNCIA
L’insistenza non gli ha giovato: la ex ha sporto denuncia per stalking, il procuratore aggiunto Franco Belvisi ha chiesto il divieto di avvicinamento e il gip Stefano Colombo ha emesso la misura cautelare. Ieri mattina il quarantacinquenne è arrivato da Catania in tribunale a Busto per l’interrogatorio di garanzia. «Voglio spiegare come stanno davvero le cose», ha subito chiarito all’avvocato Giordano Dagrada.
LO SFOGO
«Ero in uno stato di ira, da dieci anni la mia ex moglie mi umilia davanti ai miei figli. Sono io la vittima. Noi siciliani ci esprimiamo in questo modo, abbiamo un linguaggio brutto, “ti ammazzo, ti uccido” ma c’è differenza tra dire una cosa e farla. Devo cambiare il modo di parlare. Non sono proprio il tipo che fa queste cose, non ho comandato mai in questa famiglia, voleva fare tutto lei, vuole fare il padre padrone. Io mi sono disinnamorato e l’ho lasciata. E lei me la sta facendo pagare. Da quando si è trasferita al Nord ha una padronanza totale sui nostri figli». Oltre venti minuti di sfogo, tutto d’un fiato, dal quale esce l’immagine di un uomo azzerbinato giunto ormai all’esasperazione, che per vedere i suoi ragazzi aveva preso un appartamento in affitto a Limbiate. Sforzo inutile, perché a detta dell’indagato la madre avrebbe ostacolato il loro rapporto in tutti i modi.
«SVILITO COME PADRE E UOMO»
A quanto pare la donna lo avrebbe sempre denigrato dandogli del fallito, dell’incapace, dell’inetto. «Ho detto delle cose brutte ma sono state dettate dalle condizioni in cui mi ha buttato lei, svilendomi come padre e come uomo». L’avvocato Dagrada al termine dell’interrogatorio ha chiesto l’autorizzazione a comunicare con i figli. «Da una settimana lo continuano a chiamare ma non può rispondere e quindi devia le chiamate», spiega il legale.
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