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Cadono i capelli: perché?
Quando si parla di caduta dei capelli occorre distinguere fra caduta fisiologica, che coincide con il termine del loro ciclo vitale, e quella conseguente a una patologia. Una perdita giornaliera di 50-100 capelli rientra nella normalità.
Se invece si ha il sospetto a cadere siano molti di più, allora è il caso di effettuare un esame tricologico. Tra le cause di una caduta anomala dei capelli figurano fattori genetici, abuso di farmaci, diete troppo drastiche, eccesso di fumo e di alcolici, alcune malattie (anemia per carenza di ferro), stress e condizioni ambientali. Il capello è una fibra ovoidale (diametri 40-120 micron), costituita da un insieme di cellule composte per l’82 % da sostanze proteiche (cheratine), per il resto da pigmenti coloranti (melanine), grassi, acqua e oligoelementi.
La zona vitale del capello è la sua radice (bulbo pilifero), situata a una profondità di 3-4 millimetri nel cuoio capelluto e circondata da collagene, vasi sanguigni e terminazioni nervose. Una crescita normale del capello richiede un apporto ottimale al bulbo pilifero di sostanze nutrienti, che si trovano in una dieta ricca di cereali e latticini, uova, giuste quantità di carne e pesce.
I capelli sono formati in gran parte da cheratine che contengono aminoacidi solforati (cisteina e metionina). In caso di una carenza proteico-calorica, i capelli risentono dopo qualche settimana di questo deficit nutrizionale.
Nella psicologia umana la perdita prematura dei capelli ha sempre destato, soprattutto nelle donne, un senso di sconforto. I capelli manifestano molte cose: la personalità, lo stato di salute, la cura che abbiamo di noi stessi, l’essere alla moda, l’appartenenza ad un gruppo. Più che giustificate, quindi, le preoccupazioni che sorgono al mattino quando, guardandoci allo specchio, notiamo che la calvizie avanza.
Il motivo più grave che si accompagna ad una progressiva caduta dei capelli è la calvizie. In particolare l’alopecia androgenetica che riguarda, con il passare degli anni, otto uomini su dieci. Gli studi di genetica e le più recenti scoperte sulle cellule staminali, aprono nuovi orizzonti nella lotta contro la calvizie. Un giorno potremo produrre con le cellule staminali capelli «in vitro» per poi effettuare microinnesti autologhi. Al momento l’unica certezza resta il dermatologo, cioè un medico specialista capace di dare dei consigli utili su come affrontare e risolvere i diversi problemi. (g.c.s.)
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