Vitalizi
Camera respinge pregiudiziali costituzionalità su taglio vitalizi
Dibattito acceso su obiezioni Fi e Ap, Pd e M5s difendono legge
Roma, 25 lug. (askanews) - La Camera ha respinto le pregiudizialità di costituzionalità presentata da Ap e Forza Italia contro la pdl Richetti in materia divitalizi dei parlamentari. I voti contrari sono stati 300, 68 quelli a favore, 40 gli astenuti. Il dibattito si è acceso fin dagli interventi sulle due pregiudiziali di costituzionalità presentate da Ap e Forza Italia, cui hanno ribattuto i gruppi favorevoli al provvedimento: M5s e Pd. Sceglie invece di non votare Mdp.
Il primo ha intervenire è stato Antonio Marotta (Ap), che ha ricordato le sentenze della Consulta che a suo giudizio già prefigurano l'incostituzionalità della legge, e ha accusato i sostenitori della legge di "stracciare lo Stato di diritto" attaccando il principio di irretroattività. Argomenti utilizzati anche dal forzista Francesco Paolo Sisto che ha messo in guardia i sostenitori del provvedimento: "Vi assumete una responsabilità enorme, lo stravolgimento del principio di irretroattività" della legge. Sisto ha poi criticato il primo firmatario della Pdl, il Dem Matteo Richetti per quella che ritiene "una minaccia politica alla Consulta, quando dice che se boccerà la legge se ne assumerà la responsabilità". E poi, ha osservato Sisto, "stiamo votando una legge che la Presidenza della Camera ha ritenuto inammissibile per incostituzionalità a livello di ordine del giorno... Pazzesco". Insomma, "cedete alla piazza, ai social".
La prima a rispondere è stata la Cinque Stelle Fabiana Dadone: "I vitalizi sono un privilegio che i parlamentari si sono riconosciuti da soli" e "non sono un diritto acquisito". Dunque, il provvedimento "non è incostituzionale". Poi il Dem Fancesco Sanna: "Non stiamo parlando dei trattamenti previdenziali. È un adeguamento ai tempi che stiamo vivendo, come già in passato è stato abbassato il livello dei vitalizi".
A sostegno delle pregiudiziali si sono invece espressi Bruno Tabacci ("La proposta è un pasticcio, in palese contrasto con la Costituzione. Se fosse stata avanzata per ragioni politiche, il Pd sappia che non ne ricaverà nulla"); il presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio ("Le nostre ragioni le conoscono anche i promotori dellalegge, ma a loro interessa solo lo spot"); il centrista Angelo Cera ("È una rincorsa sfacciata al populismo").
Sceglie invece l'astensione sulle pregiudiziali, Mdp. Perchè, spiega Alfredo D'Attorre, se da un lato c'è "la condivisione delle motivazioni, la riduzione delle sperequazioni rispetto ai cittadini, ma siamo fortemente critici rispetto alla via intrapresa con questa legge".
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