NATURA
Canton Ticino, addio ai ghiacciai entro 10 anni
Tra 2022 e 2023 il 10% del loro volume si è perso: il Dipartimento del territorio prevede la scomparsa totale in un decennio
I ghiacciai ticinesi e quindi, quelli delle montagne più vicine al Varesotto, hanno 5-10 anni di vita. Lo sostiene il Dipartimento del territorio del Canton Ticino, che ha concluso la campagna di misurazione dei ghiacciai ticinesi, svolta durante settembre 2023 e che ha confermato un’importante fusione per il secondo anno consecutivo. In particolare, a causa della canicola che ha caratterizzato la seconda metà di agosto e delle temperature sopra la media di settembre e ottobre, c’è stato un aumento della fusione dei ghiacciai ticinesi tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Sulla scorta dei dati raccolti nel 2022 e nel 2023, e nel caso ci dovessero essere nuovamente degli anni particolarmente sfavorevoli come il 2022 e il 2023, durante i quali il 10% del volume dei ghiacciai svizzeri è stato perso, si stima che, inevitabilmente, nei prossimi 5-10 anni i ghiacciai su territorio ticinese saranno in buona parte scomparsi e rimarranno solo alcune placche di ghiaccio isolate.
GLI ARRETRAMENTI
Per l’anno idrologico 2022-2023 si registrano i seguenti arretramenti: Basòdino 14,8 metri (contro i 29,3 metri del 2022), Valleggia 28,9 metri (contro i 29,3 metri del 2022), Bresciana (Adula) 23,2 metri (contro i 18,5 metri del 2022), Corno 7,4 metri (contro i 15,8 metri del 2022). Per quanto attiene ai ghiacciai in cui è stata misurata la perdita di spessore, si registrano valori mediamente raddoppiati rispetto alle medie pluriennali degli scorsi anni. In particolare, per il ghiacciaio di Valleggia è stata stimata una perdita media di spessore di 5,28 metri tra il 2021-2022 e il 2022-2023. Per il ghiacciaio del Corno, la perdita media di spessore tra il 2021 e il 2023 ammonta a 7,04 metri. Insomma, manca poco alla scomparsa del ghiaccio sulle montagne ticinesi.
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