IL VERDETTO
Cazzaniga, processo a Busto
La Cassazione respinge la richiesta di spostare il giudizio in altra sede. Il medico è accusato di aver ucciso nove pazienti in ospedale
«Si è creata una situazione ambientale locale talmente grave da fare fondatamente temere che dallo svolgimento nel Tribunale di Busto Arsizio possa derivare un grave pregiudizio all’obiettività e alla serenità del giudizio, eliminabile esclusivamente con la rimessione del processo ad altro giudice». In estrema sintesi, era questo il senso della richiesta rivolta alla Corte di Cassazione dall’avvocato Ennio Buffoli, legale di Leonardo Cazzaniga, il 61enne medico anestesista accusato di avere ucciso nel 2012 e 2013 nove pazienti all’ospedale di Saronno e tre parenti di Laura Taroni. Un’istanza volta a ottenere lo spostamento del dibattimento lontano dal Palazzo di Giustizia di Busto per contrastare il clamore mediatico suscitato dalle morti in corsia e dagli insulti ricevuti in fase di indagine dagli “amanti diabolici”, vale a dire, Cazzaniga e appunto l’infermiera Laura Taroni. Per quanto tirata in ballo, la Suprema Corte, con una sentenza depositata un paio di giorni fa, ha risposto picche su tutta la linea, sentenziando l’inammissibilità della richiesta di rimessione.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 6 dicembre
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