SANITÀ
Cinquemila firme per l’ospedale
Il comitato in poche settimane ha già superato un importante traguardo. Presto nuovi gazebo, sempre più coinvolti i Comuni del Verbano
Sono oltre 5000 le firme raccolte in questo primo mese dal Comitato Pro Ospedale di Luino, il gruppo civico e apartitico nato a fine dicembre scorso contro l’indebolimento dell’ospedale di Luino. «Siamo sempre più convinti e consapevoli della necessità di riflettere sullo stato dei fatti, per capire cosa sta succedendo al nostro ospedale. Infatti questa volta sembra proprio che l’ammalato sia lui, l’ospedale, pieno di acciacchi e col fiato corto - si legge nella nota -. La gente viene a firmare, dice di essersi accorta da tempo che le cose sono cambiate, che occorre far riferimento a Cittiglio o sempre più spesso a Varese; racconta esperienze, aneddoti. A volte esprime sconforto e ci ringrazia. Perché sa che il nostro impegno vuole essere una testimonianza di cittadinanza attiva e partecipata. Durante la scorsa settimana abbiamo dato inizio agli incontri con le amministrazioni comunali, cominciando da quelle della Comunità delle Valli del Verbano. Abbiamo presentato il Comitato che non intende sovrapporsi ai compiti e alle responsabilità degli amministratori o di altre istituzioni, ma chiede di essere accolto quale espressione della volontà di cittadini che desiderano collaborare».
Un primo incontro si è svolto con il sindaco e la giunta che hanno espresso la disponibilità a collaborare per approfondire il tema: il sindaco Andrea Pellicini era stato inoltre tra i primi a firmare. Dopo l’incontro con gli amministratori di Mesenzana, il comitato si prepara a una tavola rotonda con sindaco e giunta di Maccagno che è prevista per mercoledì. «L’ospedale non è solo “una struttura”, è “la struttura” di cui abbiamo assoluto bisogno - spiegano -. Una volta era un punto di riferimento certo. Chiediamo di sapere cos’è rimasto del servizio che avevamo e cosa sarà quello del futuro». Ha firmato anche il sindaco di Maccagno Fabio Passera, anche presidente dell’assemblea dei sindaci del Piano di Zona, organismo che si occupa di programmazione sociale. «Quella di oggi è solo la prima data nel territorio di Maccagno - ha spiegato -. Abbiamo accolto positivamente la richiesta del comitato di poter raccogliere anche qui le firme: a breve ci saranno altri appuntamenti in Veddasca. Il mio è un appoggio sincero e convinto . La sua tutela è un discorso che vale per tutto il Verbano ma a ragion di più per un territorio con numerose zone montane come i tanti comuni della Veddasca. Per loro un presidio ospedaliero rappresenta nei momenti di fragilità una risposta rapida e concreta».
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