IL SERVIZIO
Città invasa dalle bici gialle
Il rischio è la sosta selvaggia ma c’è chi vigila sulle due ruote di Ofo
Che l’iniziativa abbia avuto successo è fuori di dubbio: è bastata meno d’una settimana - con meteo peraltro non sempre ottimale - per far sì che le strade della città fossero invase dall’esercito delle “biciclette gialle”.
Giovani e meno giovani hanno dimostrato di apprezzare l’iniziativa di Ofo, l’azienda leader al mondo nel bike sharing che sei giorni fa ha installato a Varese (terza città italiana dopo Milano e Firenze) trecento bici a “flusso libero”.
Tradotto: le due ruote non sono parcheggiate in stazioni fisse ma si possono trovare ovunque e, dopo l’utilizzo, lasciare dove si vuole.
Ecco, appunto: la possibilità del parcheggio svincolato rischia di stuzzicare utilizzi impropri, come peraltro già capitato a Milano, con bici gialle trovate sugli alberi o sul fondo dei Navigli.
A Varese per il momento, salvo rari casi, questo problema non si sta verificando: sono arrivate segnalazioni in merito a biciclette abbandonate in maniera scomposta in un parcheggio sterrato vicino al Palazzetto dello sport, a Masnago, ma per il resto tutto sembra procedere regolarmente.
Sì perché, come spiegano dal Comune e com’era stato illustrato dall’azienda stessa durante la presentazione, il principio di fondo è proprio quello di disseminare le bici gialle lungo le strade della città.
A Varese in questi giorni è già entrata in azione una cooperativa, incaricata da Ofo, che si occupa proprio di monitorare la situazione sul territorio, intervenire in caso di guasti (che vengono segnalati dagli utenti stessi tramite l’applicazione) e di recuperare eventuali bici che, tramite il gps di cui sono dotate, vengano individuate in zone non consone o comunque non accessibili agli altri utenti.
Per il resto, vale la regola che impone il rispetto del Codice della strada, il divieto di recare intralcio o disagio alla popolazione, e il divieto di portarsi a casa il mezzo.
Insomma, non c’è da stupirsi se le bici gialle vengono rinvenute alla fermata dell’autobus o davanti al supermercato: il concetto di flusso libero sta proprio qui.
Il servizio - per il quale occorre scaricare l’apposita applicazione sul telefonino e inserire i dati di una carta di credito valida (clicca QUI) - sarà gratis ancora fino a giovedì 16 novembre, poi costerà 20 centesimi per la prima mezz’ora di utilizzo, 50 centesimi per la seconda mezz’ora e così via, fino a un massimo di 5 euro.
Intanto sui social non mancano segnalazioni per ottimizzare il servizio in città: tra queste, il posizionamento di nuove rastrelliere in varie zone del capoluogo, per scongiurare il rischio della sosta selvaggia. Un’istanza a cui ha già risposto l’assessore comunale alla Mobilità Andrea Civati.
«Come chiesto da alcuni cittadini -. spiega - abbiamo posizionato una rastrelliera per biciclette in piazza Monte Grappa. Nei prossimi mesi ne acquisteremo altre da collocare in altri punti della città».
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