LA SVOLTA
Comi fonda il partito della gente
Tra una settimana il debutto di “Siamo Italiani”: «Per riportare le persone alla politica è necessario rompere gli schemi. Ho parlato con Berlusconi: è entusiasta della nostra iniziativa. Siamo diversi ma non in antitesi»

Lei, Lara Comi, europarlamentare saronnese di Forza Italia, ne è convinta: «Per riportare la gente alla politica dobbiamo uscire dagli schemi, andando oltre i partiti».
Obiettivo ambizioso, se si vuole. Ma che l’esponente berlusconiana persegue con caparbietà attraverso una nuova associazione, “Siamo italiani”, che ha fondato assieme a due colleghi del parlamento comunitario, Salvatore Cicu e Aldo Patricello.
Onorevole Comi, un’altra associazione politica. Si rischia di perdere l’orizzonte, non crede?
«Assolutamente no, se abbiamo la capacità di coinvolgere il territorio, cercando di capire perché la gente si è disaffezionata alla politica e non va più a votare. La nostra associazione è comunque diversa dalle altre, sia nei contenuti sia nell’azione».
Diversa, perché?
«Non ha temi rigidi, non usa le stesse modalità dei partiti, si vuole differenziare e dare priorità al merito di ciascuno. Non ci interessano né i posti, né il potere, né le solite beghe romane».
Queste cose le abbiamo sentite ripetere spesso.
«Guardi, con noi ci sono già molti giovani, alcuni eletti, la maggioranza senza appartenenze. Perché non ne vogliono avere. I giovani stanno alla larga dai simboli dei partiti, vogliono discutere, capire, decidere in libertà. Il tutto in una visione europea e internazionale, al di là della semplice protesta e lavorando attorno a proposte concrete».
Tre europarlamentari come fondatori. La Brexit non vi ha frenato?
«Tutt’altro, proprio il voto dei giovani inglesi ci convince di essere nel giusto. L’importante è essere con e per il territorio, dando importanza alla gente e alla persona. La nostra parola chiave è: merito. Non importa che titolo hai o che cosa hai realizzato, importa che cosa hai portato e porti all’interno della società».
Concetti per il momento ancora confinati nell’astrazione.
«Invece no. Venerdì prossimo, 15 luglio, lanceremo da un piccolo centro del Molise, Pozzili, la nostra associazione. Partiamo da lì proprio per dimostrare che “Siamo italiani” è di tutti, dei piccoli e dei grandi. Dopo di che gireremo il Paese con una serie di eventi. Vi stupiremo, ne sono sicura».
Con Forza Italia come vi rapporterete?
«Siamo due entità diverse ma non in antitesi».
E Silvio Berlusconi che cosa dice in proposito?
«Gli ho parlato, mi è sembrato entusiasta della nostra iniziativa. E’ d’accordo con noi sulla necessità di ricreare il Sistema Italia oggi in caduta libera».
Intanto, Forza Italia è in fibrillazione per tutto quel che sappiamo. Come vi collocate rispetto ad essa?
«Siamo altro, l’ho appena detto».
Il vostro resta un programma alto, appunto, ambizioso.
«Nessuna sfida è facile. Noi ci proviamo, e dai riscontri sinora avuti posso dire che siamo sulla strada giusta. E poi non è questione di programmi. Uscire dagli schemi significa realizzare tutti assieme un programma, chiunque abbia una storia nuova da scrivere per il Paese è ben accetto».
Ricordate un po’ il Movimento 5 stelle.
«Non a caso i grillini, rompendo con gli schemi, stanno avendo successo. Ma i piani delle proposte sono diversi. Chi sta col centrodestra può venire con noi, Forza Italia, Lega nord, Fratelli d’Italia, Nuovo centrodestra sono i benvenuti. Ma alle nostre regole».
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