GUARDIA DI FINANZA
Commercialista evasore
Dichiarazione dei redditi “da miseria”, giro d’affari milionario. E un tesoro esportato illegalmente in Svizzera: professionista nei guai
Evasione ed esportazione di capitali all’estero, commercialista nei guai. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Varese ha scoperto un consulente fiscale, domiciliato nella provincia di Varese che, a fronte di dichiarazioni fiscali per importi relativamente esigui, ha omesso di indicare redditi per oltre un milione e mezzo di euro, nonché esportato illecitamente capitali in Svizzera per più di un milione e 800 mila euro.
Il professionista, titolare di un avviato studio, presentava infatti dichiarazioni riportando introiti per valori oscillanti, fra i 20 e i 40mila euro, a dispetto di una vastissima platea di clienti e dei ruoli dirigenziali rivestiti in diverse società.
A seguito di mirate analisi investigative, le Fiamme Gialle, oltre alla sproporzione fra la capacità reddituale e le dichiarazioni, hanno concentrato l’attenzione sul facoltoso stile di vita del professionista intestatario di numerosi immobili, auto di grossa cilindrata e un’imbarcazione da diporto, ceduta nel 2016 durante le fasi della verifica fiscale. Non solo: ulteriore “campanello d’allarme” ha rappresentato l’iscrizione all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), in quanto collaudato espediente spesso utilizzato per sfuggire all’imposizione fiscale in Italia.
Le attività ispettive hanno permesso di ricostruire il reale volume d’affari del commercialista, con un’imposta sul reddito evasa per circa 600.000 euro ed IVA non versata all’Erario per la metà. Nel corso delle indagini, è stata inoltre rinvenuta documentazione che attesta la proprietà di un immobile anche in Svizzera e ricostruita l’esportazione di capitali, fra il 2012 ed il 2016, di oltre un milione 800 mila euro, mai indicati nell’apposito quadro della dichiarazione dei redditi. Un patrimonio, dunque, totalmente sconosciuto al Fisco, su cui ora il professionista dovrà pagare imposte e sanzioni. Al termine della verifica, è stato segnalato alla Procura di Busto per il reato di dichiarazione infedele.
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