IL PROTAGONISTA
«Con Tresoldi la scossa»
Zazzi, terza stagione a Varese: «L’arrivo del nuovo mister ha fatto bene a tutti». Il centrocampista apprezza la svolta societaria e guarda avanti con fiducia
Trascorso il Natale in famiglia a Milano, Federico Zazzi si appresta a festeggiare il Capodanno a Cagliari. Lo farà con Andrea Repossi, ospiti entrambi di Paolo Arca per un inizio dell’anno tutto biancorosso. «Si è creato un ottimo legame anche fuori dal campo - racconta -, siamo un gruppo di amici veri».
Il ventenne centrocampista, dopo un inizio di stagione in negativo, ha voltato pagina e a «dargli la scossa», come ha ammesso, è stato l’arrivo del tecnico Paolo Tresoldi: «Lo dico con sincerità e mi dispiace anche, ma con mister Iacolino non avevo lo stesso feeling, purtroppo capita. Adesso ho molto più entusiasmo e sto facendo meglio; mi aspettavo una stagione diversa anche da parte mia, ma all’inizio ho fatto fatica. Confido nel girone di ritorno». La cura Tresoldi non è servita solo a lui: «Ha fatto bene un po’ a tutti; sicuramente lavoriamo con un atteggiamento diverso».
Un’iniezione di fiducia è arrivata anche sul fronte societario: «L’arrivo del nuovo presidente ci ha tranquillizzati» dice. Sauro Catellani si è presentato ufficialmente alla squadra prima di Natale al “Franco Ossola“: «Ci ha fatto molto piacere; ha voluto parlarci in spogliatoio e abbiamo apprezzato il gesto. Si è presentato dicendo che è alla sua prima esperienza come presidente, ma nonostante questo si metterà al lavoro col suo staff per dare il meglio; ha aggiunto che non è uno di tante parole, ma bada più al sodo». Zazzi, oltre ad essere stato corteggiato dall’Inveruno, è tenuto sott’occhio anche da qualche club di Lega Pro, ma al momento il Varese è il suo unico pensiero. «Mi volevano a tutti i costi e li ringrazio molto, ma ho scelto di restare perché una piazza del genere non si trova facilmente. In D, una visibilità del genere ce l’hanno il Varese e pochi altri. Che succederà nel mercato di gennaio non lo so, io vorrei rimanere». Federico è alla sua terza stagione in maglia biancorossa e questa estate ha assaporato il professionismo andando in ritiro con la Triestina di Mauro Milanese e Beppe Sannino. Un’esperienza che definisce «molto bella. Non mi aspettavo che volessero prendermi; ero però consapevole che avrei giocato molto poco, c’erano grandi giocatori, così ho preferito Varese ancora una volta, anche per riscattarmi dall’annata precedente condizionata dall’infortunio». Dall’intervento al ginocchio è trascorso un anno: «Anche quella è stata un’esperienza che mi ha fortificato. Per fortuna è andato tutto bene e me lo sono messo alle spalle».
Il 2018 inizierà con i migliori propositi: «Il nuovo presidente crede che possiamo cambiare la classifica, io sono dello stesso avviso. La vetta è lontana, ma, sempre guardandoci le spalle, possiamo puntare ai playoff perché le qualità le abbiamo tutte e anche se la rosa è un po’ ridotta resta forte. Dobbiamo guardare al Gozzano dello scorso anno; dopo un’andata complicatissima, è arrivato sino in fondo». Attualmente proprio il Gozzano guida la classifica con la Caronnese, il Como è a meno 5: qual è il pronostico di Zazzi? «Vedo molto bene il Como; il Gozzano terrà il passo, mentre secondo me la Caronnese darà fastidio ma non arriverà prima. E poi ci saremo noi».
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