Cristian, dolore e affetto
La folla di amici e conoscenti, i genitori e la sorella uniti nell’ultimo saluto al diciannovenne vittima della strada
«Guardo voi, giovani, amici di Cristian. Ho voglia di scendere dall’altare ed abbracciarvi ad uno ad uno perché nell’abbraccio il dolore è condiviso. Vi abbraccio perché ci siete». Il parroco, don Franco Trezzi, durante le esequie di Cristian Lazzari, il diciannovenne che si è schiantato in auto domenica scorsa sulla Provinciale 39, fin dall’inizio dell’omelia ha vissuto e interpretato il dolore della marea di partecipanti che hanno riempito il sagrato e il viale che conduce alla chiesa, in un silenzio quasi irreale. Il paese e gli amici hanno così voluto comunicare il dolore corale.
Ed è in quel dialogo lungo e muto del padre Mauro di fronte alla bara, prima che iniziasse il rito, nella compostezza della madre Carlotta e della sorella Krizia che abbracciavano i presenti con un sorriso, l’immagine di un rito vissuto all’insegna di quel silenzio che dice più di mille parole.
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