Crolli a San Fermo vecchia
Quel lungo muraglione sta cedendo. Da tempo. Solo che negli ultimi tempi la situazione è peggiorata. Crepe larghe qualche centimetro e profonde, vere eproprie”grotte” che si sono formate lungo la massicchiata dove in alcuni punti è evidente la fattura in sassi del muro di contenimento di alcuni appezzamenti di terreno che si affacciano su una delle alconate più suggestive e poco coosciute della città, quella di San Fermo vecchia, l’antica Penasca, verso la vallata. Lungo via Monte Cristallo - la strada che si dirama dall’inizio di via Jamoretti, arteria che a sua volta sale verso Induno - vi sono alcune curve a omito. Si tratta della strada ceh porta verso San Fermo e che è molto utilizzata dagli abitanti, anche quelli dei paesi vicini. Da tempo lungo un tratto di strada, per chi sale sulla destra, sono stati posti alcuni new jersey, cioè manufatti in cemento che servono per proteggere dallo “sgretolamento” del muraglia. La situazione è però peggiorata negli ultim imesi. «Si sono staccati alcuni sassi e si sono aperte delle piccole caverne sotto la montagna, credo che la situazione vada monitorata e verificata, affinchè non vi siano pericoli per chi transita nella zona». A dare l’alalrme è Paolo Cipolat, amministratore di condomini, che abita nella zona. «zMi risulta che i terreno sopra l’area che sta cedendo siano di più privati - continua - alcuni anche preoccupati di un eventuale cedimento del terreno e che in passato hanno an che tentato di intervenire per garantire stabilità al loro appezzamento di terreno e al muro di contenimento sottostante».
La preoccupazione, ora è riferita al fatto che dopo la posa dei new jersey parecchi mesi fa, ci si sia dimenticati di quell’area messa in sicurezza «ma forse non abbastanza controllata e monitorata». Ieri mattina, per esempio, vi erano anche rami e pezzi di un tronco d’albero non rimossi dalla carreggiata. «La strada è già ristretta a causa dei manufatti posti a margine, chiedo che venga eseguito un sopralluogo per verificare la tenuta del muraglione - continua Cipolat - perché in caso di peggioramento delle condizioni atmosferiche e in pieno inverno, non si sa che cosa possa succedere». Cipolat chiede anche di sapere se siano stati presi provvedimenti, da parte dell’amministrazione comunale, di obbligo di messa in sicurezza delle “balconate” e dunque della parte pericolante sottostante, o se l’amministrazione comunale di Varese o anche altri enti locali, possano intervenire e collaborare per la sistemazione e la messa insicurezza della strada.
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