L’ABBRACCIO
Da Busto Arsizio a Vigonovo per incontrare il papà di Giulia
Alfonso Restivo ha donato un’opera a Gino Cecchettin
Un incontro toccante, un abbraccio commosso, un grazie sincero per quel ritratto di Giulia sorridente, così come tutti gli italiani vogliono ricordarla.
Alfonso Restivo, artista catanese ma bustese d’adozione (insegna disegno e storia dell’arte al liceo scientifico “Arturo Tosi”), ha consegnato direttamente nelle mani di Gino Cecchettin l’opera che raffigura la figlia Giulia in una posa dolce e solare: un dipinto iperrealista, lo stile scelto da Restivo per realizzare i suoi ritratti (ne ha creati centinaia, consegnandoli direttamente ai soggetti ritratti).
Il lavoro su Giulia Cecchettin rientra in un progetto che l’artista sta portando avanti da diverso tempo per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il femminicidio. «Da anni - spiega Restivo - racconto con le mie opere storie di cronaca nera che vedono le donne come vittime. È il mio modo di accendere i riflettori su questa terribile piaga sociale. Per questa ragione promuovo degli incontri nelle scuole, ma anche con enti pubblici e privati. È fondamentale parlarne, far conoscere, sensibilizzare».
Restivo ha voluto rendere omaggio alla memoria di Giulia Cecchettin dedicandole un ritratto. «Ho contattato la famiglia, chiedendo loro se fosse cosa gradita ricevere l’opera che avevo realizzato – racconta l’artista -. Quando hanno espresso il loro consenso, mi sono recato a Vigonovo, in provincia di Venezia, per consegnare il ritratto al papà di Giulia». Ne è nato un incontro breve ma emozionante. «Il signor Cecchettin è un uomo dolce e disponibile, ha detto che conserverà il ritratto con grande affetto. Ci siamo abbracciati e salutati, entrambi commossi. Ci tenevo particolarmente a condividere col signor Gino questo omaggio a una ragazza entrata nel cuore di tutti noi».
Il percorso espositivo di Alfonso Restivo contro il femminicidio è partito da Ceriano Laghetto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e proseguirà per tutto il 2024 sia in Italia che all’estero, per concludersi a Minneapolis negli Stati Uniti. Un modo per mettere l’arte e la bellezza al servizio di una causa di estrema importanza e valore sociale.
© Riproduzione Riservata