LA STORIA
Dal Varesotto il mito di Rohrl
Il grandissimo rallista sbocciò tra Valcuvia e Valtravaglia nell’autunno del 1974
A meno d’un mese dal rally dei Laghi (25-26 marzo 2017), è utile gettare lo sguardo alle origini dell’automobilismo moderno nel Varesotto.
La prima gara dell’Era moderna laureò campione europeo un grande pilota, forse il miglior rallyman della storia. Avvenne nell’autunno 1974 nel Rally di Lugano - organizzato da Asat Ticino - che si svolgeva, sia in prima sia in seconda tappa, in Italia. Una sezione nel Comasco, un’altra sulle alture prealpine tra Valtravaglia e Valcuvia con un pilota in netta ascesa divenuto campione: è Walter Rohrl, navigato da Jochen Berger, su Opel Ascona SR gruppo 2.
Vinsero il rally svizzero e conquistarono il Campionato Europeo ‘74.
Quello fu per Kaiser Rohrl, classe 1947, il trampolino di lancio per una lunga serie di conquiste: da driver ufficiale Opel nel Mondiale 1975 all’ingresso nell’Olimpo delle vetture gruppo 4 che corrono per vincere, guidando per Fiat, Lancia, Audi.
Due i titoli mondiali conquistati da Rohrl entrambi difendendo i colori Abarth: anno 1980 e 1982. Ben 14 le gare mondiali vinte, salendo 31 volte sul podio, ottenendo ben 494 punti iridati.
Ma quel titolo Continentale conquistato nel Varesotto, nel 1974, per Walter Rohrl (e per noi) fu indimenticabile: il bavarese se lo ricorda molto bene ed ancora ne parla con il sorriso ai moderni raduni Audi e Porsche, Case del gruppo VW per le quali ha corso e vinto anche in pista.
Quel rally europeo nel Varesotto contava su prove speciali come Cuvignone, San Martino - nel raro mix asfalto salita e terra in discesa con finale a Sant’Antonio - poi San Michele e Sette Termini. Tratti straordinari e selettivi che furono teatro delle sfide di 43 anni fa tra i migliori piloti del Campionato Europeo: i rivali di Opel Ascona erano Porsche 911, Alpine A110, Fiat 124 Abarth, Ford Escort e Lancia Fulvia Coupé. Ma la bravura del pilota di Ratisbona e la competitività della Opel 1900 elaborata dalla Casa tedesca fecero la differenza. Il vento però stava per girare e, dopo le vittorie della Fulvia gr.4, nacque la Lancia Stratos che mise in riga tutti, sia nel Mondiale sia nell’Europeo oltre ai rally nazionali di casa nostra. E la GT motorizzata con il sei cilindri Ferrari firmò tre delle prime quattro edizioni del Rally Aci Varese con il caposcuola dei piloti di casa nostra, Giancarlo Biasuzzi.
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