ARTEIDEA
Dialoghi pittorici tra 800 e 900
Siete ottocentisti o novecentisti? Per risolvere il quesito basterà visitare la mostra «Dialoghi d’arte» alla Galleria ArteIdea: grazie ai «giochi di rimando» tra la pittura dei due secoli, potrete farvi una precisa opinione sulla vostra scelta estetica.
Italo Magnaguagno e Antonella Piccardi propongono infatti un affascinante testa a testa tra un’opera ottocentesca e una novecentesca, stesso soggetto e due diversi maestri a cimentarsi con paesaggi, ritratti e nature morte.
Un divertimento intellettuale che consente di capire in maniera piacevole e divertente le grandi differenze «di mano» e di stile che spesso si notano tra un’opera e l’altra anche a distanza di pochi anni. Di certo anche un’occasione per conoscere a fondo la pittura italiana, spesso negletta e svalutata a confronto, per esempio, di quella francese, missione che ArteIdea svolge da molti anni con merito e competenza.
«I due mondi, dunque, possono dialogare, giocando di sponda e regalando a noi abitanti del mondo globale, vittime di un’arte intellettuale e mercantile nonché quasi sempre incomprensibile come la contemporanea, emozioni di rimbalzo, colori e sensazioni quasi del tutto scomparsi, segni profondi e inquieti di profonde trasformazioni sociali, ma anche la semplice bellezza di un volto o di un vaso di fiori, l’incanto del mare e delle montagne, il lavoro e la fatica. In una parola, l’uomo con le sue passioni, il gusto per l’eleganza e lo stile, lo svago culturale e il raffinato erotismo», si legge nel catalogo.
Tra le opere in mostra, spiccano la veduta del «Ponte di Rialto» di Mosé Bianchi, del 1881, a confronto con la Venezia del chiarista Umberto Lilloni, la «Cupola di San Carlo» a Milano di Piero Marussig vicina al paesaggio alpestre di Gioachimo Galbusera, o i due nudi fragranti di Roberto Fontana, con i richiami al Settecento libertino di François Boucher, e del toscano Baccio Maria Bacci, novecentista, che raffigura una donna dalle forme giunoniche conscia della propria bellezza tanto da ammirarsi allo specchio.
In copertina del bel catalogo, due ritratti che ben riassumono le profonde differenze nella concezione pittorica di Otto e Novecento: la ragazza lombarda del saronnese Giacomo Mantegazza, dipinta con finezza di dettagli e ricchezza di particolari, e quella sarda, che Giuseppe Biasi da Teulada raffigura invece con pennellate decise e forti che ne accentuano la plasticità del viso.
«Dialoghi d’arte» - Varese, galleria ArteIdea, via Veratti 28, fino al 26 marzo, da giovedì a domenica 10.30-13 e 15.30-19, 0332.232224.
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