IL CASO
Diretta tv sui profughi: "Vergogna"
Eritrei fuggiti, Rete 4 a Busto Arsizio: in piazza Pleblescito. E la Lega insorge
«Vergogna», gridano i leghisti in piazza Plebiscito a Busto Arsizio, cercando di farsi sentire perché non sono più di 22. «Vergogna», ribadisce Paolo Del Debbio dagli studi di Rete 4. Il collegamento in diretta con Dalla vostra parte dovrebbe permettere uno sfogo contro l’inquietante situazione di via dei Mille, dove «127 profughi sono collocati in sette appartamenti», ma c’è poco spazio per parlare e, alla fine, la rabbia esplode parlando non di immigrati ma di rom. Con un sonoro «vaffa» che Del Debbio ritiene «meno parolaccia di quanto possano esserlo le immagini di Ventimiglia con gli immigrati assiepati sugli scogli».
È un giorno particolare quello in cui Rete 4 arriva a Busto con Roberto Poletti. Il prefetto di Varese aveva ricordato giovedì 18 giugno la scadenza della gara per accogliere 250 persone e venerdì sono arrivate alcune offerte. «Evidentemente - chiarisce Giorgio Zanzi - tutti hanno atteso la scadenza del termine. Si tratta di alcune realtà del territorio disponibili a gestire l’accoglienza. Finché non apriremo le buste, non avremo idea di come agire. Bisogna prima verificare l’integrità delle buste.
«Potrebbe essere, ed è già successo - spiega il prefetto - che chi si fa avanti non abbia i requisiti necessari. Ci vorrà qualche settimana».
Ce la farete?
«È una realtà con la quale stiamo convivendo, mi auguro si possa risolvere. Tutto è legato a soluzioni che non possiamo prevedere. Man mano che vengono assegnate quote di persone, dobbiamo trovare il modo di fornire la prevista assistenza. Non è detto che le offerte coprano i 250 posti».
Tutto questo non piace ai leghisti bustesi. Perché non piace come vanno le cose in via dei Mille. Fra bandiere con l’Alberto da Giussano e dei Giovani Padani, sono schierati i principali politici locali: il vicesindaco Giampiero Reguzzoni, gli assessori Paola Reguzzoni e Ivo Azzimonti, i consiglieri Isabella Tovaglieri, Marco Albertini e Max Rogora; il segretario Stefano Ferrario, con alcuni militanti. Si aggiungono esponenti e bandiere di Fratelli d’Italia. Davanti a loro Giovanni Venturelli, proprietario di uno degli appartamenti della casa Enel, che ha dovuto scegliere di andarsene dallo stabile, e Gian Piero Bertani che sta per affrontare lo stesso passaggio. Dallo studio si collegano con la stazione Centrale di Milano, dove solo giovedì sono arrivati in 270, e con Ventimiglia, dove chi tenta di entrare in Francia viene respinto.
«A Busto - apre il collegamento Poletti - l’amministrazione si vede buttare lì 127 persone senza sapere niente e, in centro, ci sono persone costrette a scappare via dalla loro casa». Mentre in video litigano Giorgia Meloni (FdI) e Valentina Castaldini (Ncd) in piazza arrivano alcuni curiosi. Pochi anche quelli.
«La Prefettura l’anno scorso ha mandato a Busto 60 profughi, che per me sono immigrati clandestini, e noi l’abbiamo saputo dai cittadini - lamenta il vicesindaco -. Poi ne sono arrivati altri. L’azienda agricola di Katiuscia Balansino gestisce in tutto, in provincia di Varese, centinaia di persone per 5 milioni di euro l’anno». Quindi Reguzzoni invita la Castaldini ad andare «a fare la spesa nei supermercati, dove gli anziani raccolgono la verdura»
È un coro di «Prima noi!» e «Vergonga!». Poi in studio parlano di Rom e in piazza Marina sbotta “Sono un’ italiana, chi non ha la cittadinanza italiana deve andarsene. È gente che ruba e distrugge. Vaffa...»».
La trasmissione è finita. Poletti promette di tornare. Perché «qui la situazione è scandalosa». E nemmeno sa quanto sia peggiorata con il Ramadan: i 127, svegli di notte, tengono sveglio anche il vicinato.
Intanto a Gallarate è polemica.
I profughi alla caserma dell’aeronautica di viale Milano? «Sconcertante», «fantasie della Lega».
Il capogruppo del Pd Ivano Ventimiglia non ce l’ha fatta a trattenersi giovedì 18 giugno in consiglio comunale. Dopo l’intervento in apertura del sindaco Edoardo Guenzani che ha definito l’ipotesi dei rifugiati al casermone «priva di fondamento», l’esponente democratico l’ha buttata sul piano politico, andando ad attaccare quel Carroccio che l’anno prossimo potrebbe essere il competitor principale nella conquista di Palazzo Borghi: «La Lega è a corto di proposte e inventa i fantasmi. Temo che d’ora in poi dovremo aspettarci il peggio, allora sentiremo alla radio che c’è l’invasione degli alieni, magari da qualche emittente padana».
Diverso, per Ventimiglia, è «affrontare con serietà le questioni». E la Lega Nord, dove ha amministrato o amministra, «dimostra di non essere in grado di gestire problemi sempre più urgenti che riguardano questo come altri Comuni».
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