L’INDAGINE
Droga tra Italia e Spagna, arresti nel Varesotto
Indagini a Castellanza, Cardano al Campo e Caronno Pertusella. Ai domiciliari un uomo di Carnago
Nuova infornata di arresti e fermi nella seconda puntata dell’operazione Madera su un traffico internazionale di droga tra l’Italia e la Spagna.
Ieri, lunedì 16 ottobre, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo hanno eseguito 58 misure cautelari in giro per l’Italia, inclusa la provincia di Varese. Due italiani, residenti a Cardano al Campo e a Caronno Pertusella, e un albanese, residente a Castellanza, sono finiti in carcere; un quarto, di Carnago, è stato messo agli arresti domiciliari. Per tutti e quattro l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Le indagini hanno scoperto canali di approvvigionamento di una rete di spaccio di marijuana e hashish per circa 30 tonnellate e hanno ricostruito traffici per 42 milioni di euro con un giro di contante di 26 milioni di euro in poco più di un anno. Sono stati inoltre sequestrati una decina di società, 52 immobili in Lombardia e altre regioni italiane e beni mobili e somme per 9 milioni di euro.
Gli arrestati sono di nazionalità italiana, spagnola, albanese e cinese. Questi ultimi, in particolare, offrivano “servizi bancari” abusivi e raccoglievano il denaro da trasferire in Spagna con un sistema simile alla hawala islamica. Nel dettaglio, il denaro consegnato dai trafficanti di droga agli esercizi commerciali cinesi veniva subito dopo rivenduto a una diversa associazione criminale composta da imprenditori italiani operanti nel settore dell’acciaio e della plastica, dediti a sistematiche frodi Iva con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (con bonifici all’estero verso Cina, Svizzera e Hong Kong). Nello schema fraudolento il pagamento di fatture per operazioni inesistenti era correlato alla successiva retrocessione dei relativi importi in denaro contante, senza essere tracciati dagli organismi antiriciclaggio.
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