VALDUMENTINA
Dumenza, spese sociali: piccoli Comuni in crisi
Rischio default finanziario per le amministrazioni dell’Unione dei Comuni lombarda Prealpi. «Stato e Regione intervengano»
Le amministrazioni dell’Unione dei comuni lombarda Prealpi rischiano il default finanziario. A lanciare l’allarme tre sindaci della Valdumentina che questa mattina, venerdì 27 ottobre, in conferenza stampa hanno spiegato le motivazioni di un sistema che davvero rischia di mandare al collasso i piccoli enti.
Corrado Nazario Moro, sindaco di Dumenza e presidente dell’Unione - accanto a lui Nora Sahnane, sindaca di Curiglia con Monteviasco e Luca Baglioni, sindaco di Agra - ha subito precisato che i problemi sono molteplici. Non solo i sette minori in comunità le cui spese sono condivise con altri Comuni che comunque cubano da un anno all’altro circa 150 mila euro che, per tre enti che da soli non arrivano a 2.000 abitanti, sono molti soldi.
Vi è una richiesta di più ore per gli educatori scolastici - i tre Comuni hanno due asili gratuiti, scuole elementari e medie - a fronte di problematiche che i sindaci non mettono in dubbio, ma che fanno lievitare i costi da un anno all’altro.
Il rischio è che il sostegno completo a queste istanze per singoli alunni e che non riguardano se non in alcuni rari casi patologie impegnative, possano togliere soldi ad attività o progetti utili per la collettività scolastica tutta. Altre voci portano il compito finale della spesa sociale a 259.204 mila euro.
Fin qui l’elenco di temi che riguardano le persone fragili, con patologie, di minori che devono essere tutelati. Considerazioni che anche i primi cittadini riuniti al tavolo della sala consiliare di Dumenza hanno fatto, non senza però sottolineare che queste spese sostenute con il titolo primo del bilancio dei Comuni, necessariamente comportano poi tagli importanti su altri aspetti della vita quotidiana dei cittadini in un’area già fragile anche solo quando arriva un’acquazzone più forte.
I sindaci auspicano quindi un aiuto da parte di enti superiori, che sia a carico di Stato e Regione, per esempio, che hanno forze economiche diverse da quelle di borghi montani.
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