Energia
Elettricità, Cgia: per piccole imprese la più cara in Eurozona
A causa dell'alta tassazione
Roma, 3 dic. (askanews) - Le piccole imprese italiane sono quelle che pagano il costo dell'energia elettrica più elevato dell'Eurozona pari a 152,6 euro ogni mille KWh (dati I semestre del 2016) indicano per l'Italia un costo di, il 22,8 per cento in più rispetto alla media dei Paesi Euro (124,3 euro ogni mille KWh).
E' quanto emerge da un'analisi condotta dall'Ufficio Studi della CGIA che ha esaminato i costi della fascia di consumo più rappresentativa per le piccole imprese (consumi elettrici compresi tra i 500 MWh e i 2.000 MWh annui).
Dallo studio emerge che le piccole imprese italiane pagano l'elettricità il 36,9 per cento in più rispetto al Belgio, il 38,1 per cento in più della Spagna, il 53,7 per cento in più della Francia e addirittura il 78,1 per cento in più rispetto ai Paesi Bassi.
Il motivo principale, rileva la Cgia, è "l'elevata tassazione.Si pensi che, ogni 100 euro di costo sostenuto dalle piccole imprese italiane quasi 45 euro se ne "vanno" in tasse e oneri. L'incidenza della tassazione in Italia, pari al 44,8 per cento, è superiore di 10 punti percentuali rispetto a quanto si verifica a livello di Eurozona (il peso di tasse e oneri si ferma al 34,8 per cento). Al di là della Germania dove il peso del fisco è ancora superiore (47,6 per cento, ma il costo è comunque inferiore all'Italia), i principali paesi evidenziano una tassazione ben più leggera: il 28,1 per cento in Francia, il 23,9 per cento nei Paesi Bassi, il 23,8 per cento in Belgio e appena il 4,9 per cento in Spagna".
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