Siria
Erdogan: parteciperemo a offensiva su Raqqa solo senza curdi
Aut-aut del presidente turco agli Stati uniti
Roma, 25 set. (askanews) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato oggi che la Turchia sarbebe pronta a presenziare a un'operazione militare a guida statuniternse per scacciare lo Stato islamico (Isis) dalla sua roccaforte di Raqqa, in Siria, a condizione che le milizie curdo-siriane non partecipino all'offensiva.
"Se gli Stati uniti lanciano un'offensiva su Raqqa con l'YPG (Unità di protezione del popolo curdo, ndr.) o il PYD (Partito curdo siriano, ndr.) , allora la Turchia non prenderà parte a questa operazione", ha dichiarato Erdogan parlando con i giornalisti nell'aereo che lo riportava indietro da New York. Tuttavia, "se non metteranno in quest'affare il PYD o l'YPG, allora è evidente che noi potremo combattere con gli Stati uniti".
Per la Turchia le milizie curdo-siriane sono solo il prolungamento del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), l'organizzazione separatista che Ankara accusa di terrorismo.
Venerdì il presidente turco ha accusato gli Stati uniti di aver inviato "due aerei di armi" ai ribelli curdi in Siria. Secondo il capo di stato, il vicepresidente Usa Joe Biden ha dichiarato di non essere al corrente di tale fornitura.
Washington, dal canto suo, ha chiarito di aver fornito armi alal compnente araba delle Forze democratiche siriane, l'alleanza arabo-curda impegnata nella lotta all'Isis che ha recentemente riconquistato dallo Stato islamico la città strategica di Minbej. Ma le autorità americane hanno tuttavia precisato che forniranno armi anche alla componente curda di quest'alleanza, l'YPG, se parteciperà a un'eventuale offensiva contro Raqqa.
(Fonte Afp)
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