Cunardo
Esploratori per un giorno entrando nell’orrido
È l’unico imponente traforo idrogeologico della Lombardia. L’orrido di Cunardo è l’unico esempio di cavità formata e percorsa da importanti corsi d’acqua abbastanza frequente nel carso triestino e presente talvolta nelle regioni del centro-sud. L’orrido che fa parte del sistema di grotte percorse dal fiume Margorabbia, fra Marchirolo e la valle di Ferrera, e si sviluppa per 800 metri lungo un dislivello di 53 metri, è la meta dell’escursione guidata organizzata per domenica 9 dal Gruppo speleologico prealpino. «Un percorso accessibile a tutti che non presenta particolari difficoltà, occorre solo avere l’abbigliamento adatto, ai caschi ci pensiamo noi» dice Guglielmo Ronaghi, presidente dell’associazione che da maggio a settembre organizza almeno una visita guidata al mese alla scoperta delle meraviglie della provincia.
È nella grotta Antro dei Morti, che deve il nome alle antiche credenze che vi attribuivano in questo luogo la casa dei defunti, che il visitatore rimane a bocca aperta: l’ambiente spettacolare è costituito da un ingresso con un grande portale sul fondo di una dolina ossia una depressione del terreno che precede un cavernone dentro cui scorre il Margorabbia da cui partono due percorsi, il ramo attivo e quello fossile, che sfociano all’aperto non lontani l’uno dall’altro.
Visita in grotta - Domenica 9 aprile ritrovo alle ore 10 in via per Bedero 2 a Cunardo, possibilità di parcheggio davanti a un edificio comunale e poi percorso a piedi fino all’orrido. Prenotazione obbligatoria al 331.3721046 oppure sul sito www.speleoprealpino.it.
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