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Euro più debole su livelli dove l'avevano spinto parole Draghi
Attorno a quota 1,1140 su dollaro, reazione mercato non passeggera
Roma, 4 set. (askanews) - L'effetto ribassista delle parole di Mario Draghi sull'euro perdura. Le parole di ieri del presidente della Bce che, pur confermando la dimensione del programma di Quantitative easing ha lasciato capire che in presenza di sviluppi non positivi potrebbe essere incrementato nella sua dimensione o nella sua scadenza, stanno mantenendo la moneta unica su livelli più bassi. Attorno alle 10.25 la moneta unica veniva scambiata a 1,1147 contro dollaro.
Secondo l'analista di Commerzbank Ulrich Leuchtmann - citato da Ft - le parole del presidente della Bce potrebbero implicare che il Quantitative easing, che attualmente comporta acquisti di obbligazioni e titoli di stato per 60 miliardi di euro al mese, potrebbe essere aumentato già a dicembre.
L'effetto delle parole di Draghi si misura anche ovviamente sui titoli di Stato: mentre i rendimenti dei titoli di Italia e Spagna restano piatti, i rendimenti sui Bund tedeschi stanno scendendo e ora il titolo a 10 anni rende lo 0,7060%.
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