NUOTO
Federico, bracciate d’argento
Grande impresa del luinese nei 400 s.l. a Rio de Janeiro. La dedica a nonna Ambrogia. Poi l’appello: «Roma sia olimpica»
Solo l’inarrivabile australiano Brenden Hall ha toccato il bordo vasca prima di lui: il luinese Federico Morlacchi, dieci volte medaglia d’oro negli ultimi due Europei nonché triplo bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012, ha colto a Rio de Janeiro, nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 settembre, l’argento paralimpico nei 400 stile libero S9 col tempo di 4:17.91 a poco più di 5” dal vincitore (4:12.73).
Alla fine della gara, esausto e felice, Morlacchi, che l’11 novembre compirà 23 anni: «La dedica? Tutta a mia nonna Ambrogia - ha detto Federico ai microfoni della Rai - e al suo cuoricino. Ma saluto anche il Club della Scopa che sennò m’ammazzano. La gara è stata difficile e me la sono cavata con esperienza. Ho provato anchre a prendere il ritmo dell’australiano ma dopo quattro bracciate mi sono detto meglio stare qui. Diciamo che dopo il bronzo di Londra abbiamo fatto un altro passettino avanti. Io comunque mi sono divertito tantissimo e spero di farlo anche nelle prossime gare».
Morlacchi ha poi speso una battuta a favore di Roma olimpica nel 2024: «Ospitare le Paralimpiadi a Roma sarebbe un sogno, porterebbe cambiamenti epocali a livello di mentalità e strutture».
Nella fase in cui il Comune di Roma sembra orientato a ritirare la candidatura della Capitale ai Giochi del 2024, i primi medagliati azzurri alle Paralimpiadi di Rio 2016 gridano in coro il loro appoggio alla corsa per ospitare le Olimpiadi in programma fra otto anni. Sono Francesco Bettella e lo stesso Federico Morlacchi, entrambi argento nel nuoto (Bertella nei 100 m dorso S1).
«Partecipare alle Paralimpiadi - spiega Morlacchi al Comitato promotore - è un sogno che si coltiva fin da bambini. Ospitare un evento di questa portata, porta con sé dei cambiamenti epocali nella città, sia a livello di mentalità, sia di strutture. Rio si è completamente ammodernata per permettere accessibilità alle strutture e sarebbe bello che ciò accadesse anche a Roma, sia per noi atleti, sia per i cittadini».
Dello stesso avviso è Bettella.
«Roma 2024 potrebbe essere una grandissima occasione per l’Italia, un grande traguardo. Tra otto anni spero di nuotare ancora: se Roma dovesse essere scelta per ospitare i Giochi, potrei farci un pensierino», spiega l’azzurro, sottolineando i benefici che i Giochi paralimpici comportano per una città e, in generale, per il Paese ospitante.
«Le Paralimpiadi hanno una funzione fondamentale per tutti quei ragazzi disabili che non riescono ad aprirsi - conclude Morlacchi -. Le nostre gare e le nostre vittorie possono essere un esempio del fatto che, volendo, si possono fare grandi cose».
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