L’EVENTO
Saronno, Festa del Trasporto. Sotto le luci di Natale
In tanti alla processione per le strade del centro
Bagno di folla, come ogni anno, per il Santo Crocifisso di Saronno: oggi pomeriggio, domenica 22 ottobre, si è infatti ripetuta la tradizione della “Festa del Trasporto“, nelle vie del centro cittadino, con partenza e ritorno alla chiesa di San Pietro e Paolo di piazza Libertà. Momento religioso al quale i saronnesi tengono moltissimo.
Al termine della processione, che in corso Italia si è svolta sotto le luminarie natalizie già collocate nei giorni scorsi per essere accese in questa occasione, in piazza il prevosto ha parlato del crocifisso, «che ha le braccia aperte e rimanda all’accoglienza di chi fugge, a chi ha bisogno; ed anche alla quotidianità delle famiglie, a dove non si comunica».
La Festa del Trasporto, conosciuta anche come “El feston de Saronn” si tiene ogni quarta domenica di ottobre, con la processione ed il trasporto nelle vie del centro cittadino del Santo Crocifisso: la celebrazione viene chiamata così per ricordare quel che avvenne nell’ottobre del 1734 quando fu compiuto il trasferimento di quel crocifisso dalla antica chiesa di San Cristoforo, nell’omonima via (il tempio sacro venne poi demolito) alla chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo di piazza Libertà, dove è tutt’ora custodito, nella navata sinistra.
IL RESTAURO DEL CROCIFISSO
Se la processione è ancora possibile ai giorni nostri lo si deve al restauro che è stato eseguito due anni fa: alcuni mesi prima i volontari parrocchiali si erano accorti di alcune crepe che erano comparse sulle braccia del Cristo, circostanza decisamente preoccupante; e dalla comunità pastorale erano stati quindi subito contattati degli esperti per definire il progetto di restauro, subito sottoposto all’approvazione della Curia Arcivescovile di Milano e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Dopo cinque mesi di lavori in un laboratorio specializzato di Parabiago, dove con tutte le cure del caso era stato trasportato, il Santo Crocifisso era tornato al suo posto nell’ottobre 2021. Si tratta di opere che hanno tra l’altro consentito di spostare all’indietro la data di realizzazione dell’opera, che sarebbe risalente non al settecento ma alla seconda metà del cinquecento e che probabilmente viene dalla bottega del celebre artista Andrea da Corbetta, che ha realizzato anche le pregiate statue lignee del Santuario della Beata vergine dei miracoli. La restauratrice Carola Ciprandi è tra l’altro risalita alla circostanza che il crocifisso è stato nel corso dei secoli più volte ricolorato, l’ultima volta nel 1914.
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