POLITICA
FI e Lega ai ferri corti
Dopo le delusioni post-elettorali a Saronno e Samarate, gli azzurri sparigliano le carte e aprono il confronto con il Pd
Forza Italia o, meglio, quel che rimane di Forza Italia in provincia di Varese, cioè la componente di Agorà, spariglia le carte. E apre il confronto con il Partito democratico. Non si tratta, a quanto afferma Marcello Pedroni, presidente dell'associazione culturale espressione dei berlusconiani, di un addio alla Lega Nord, ma di un allargamento degli orizzonti politici in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Insomma, un "sondare il terreno" per capire che cosa può nascere a dispetto di anni di contrapposizioni e di battaglie su fronti opposti. Il motivo?
Lo deduciamo da una dichiarazione dello stesso Pedroni: «Il Carroccio ha disatteso accordi scritti e non scritti nel dopo elezioni, sia a Saronno sia a Samarate». Tradotto in chiaro: il neo sindaco leghista saronnese, Alessandro Fagioli, ha formato la giunta escludendo rappresentanti di Forza Italia, che pure lo avrebbe appoggiato al ballottaggio dopo aver sostenuto al primo turno un altro candidato. L'omologo samaratese di Fagioli, Leonardo Tarantino, non si è speso affinché il presidente del consiglio comunale fosse, appunto, un forzista. Di nuovo Pedroni: «Quella che può sembrare una mera questione di posti è invece un serio problema di principi e di rispetto delle intese. Non è così che si sta assieme». Lo sbocco verso il Pd arriva di conseguenza. Non a caso, mercoledì prossimo alla tavola rotonda organizzata a Varese da Agorà sulla riforma sanitaria regionale, ci sarà anche Alessandro Alfieri, consigliere al Pirellone e segretario lombardo piddino. Vero, è prevista la presenza di Fabio Rizzi, il leghista promotore della legge di riforma, ma mai, fino a qualche settimana fa, sarebbe stato pensabile vedere in casa forzista un relatore del centrosinistra.
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