LA SVOLTA
Filippo Turetta arrestato in Germania
L’omicida di Giulia Cecchettin aveva finito la benzina. «In Italia entro 48 ore»
È stato arrestato vicino Lipsia Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Turetta, secondo quanto si apprende, è stato bloccato in auto sull’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg.
AVEVA FINITO LA BENZINA
Quando è stato arrestato Filippo Turetta non ha opposto resistenza. Anzi, agli agenti della polizia stradale tedesca che lo hanno fermato è apparso stanco e rassegnato, come se fosse desideroso di consegnarsi. È quanto avrebbero comunicato, secondo quanto si apprende, le autorità tedesche a quelle italiane dopo il fermo del giovane su un’autostrada vicino Lipsia.
L’auto di Turetta era ferma sulla corsia d’emergenza perché, secondo gli agenti, era finita la benzina e Filippo non aveva soldi per fare nuovamente rifornimento.
Ad insospettire la pattuglia che era in servizio sull’autostrada e che ha poi effettuato l’arresto, sempre secondo quanto si è appreso, è stato il fatto che la Punto nera era ferma in corsia d’emergenza senza le luci di emergenza accese. I poliziotti hanno così fatto un controllo sulla targa e hanno scoperto che quell’auto era segnalata nel circuito della cooperazione internazionale. Proprio perché la vettura era segnalata, gli agenti hanno proceduto con cautela all’identificazione del giovane che era alla guida ed è emerso che si trattasse proprio di Turetta. Il quale, una volta identificato, non ha opposto resistenza.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, l’auto stava percorrendo l’autostrada in direzione sud e non verso nord, come invece avrebbe dovuto essere se la Punto proveniva dall’Italia. Per questo la polizia tedesca sta effettuando una serie di accertamenti attraverso le telecamere per vedere se il passaggio dell’auto sia stato fotografato nella zona di Berlino o comunque nel nord della Germania.
«ENTRO 48 ORE IN ITALIA»
«Grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell’ordine e quelle tedesche è stato arrestato questo giovane, Filippo Turetta, e credo che entro 48 ore sarà in Italia per essere processato». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
«Ma non basta il processo, non bastano le leggi, serve veramente cominciare a educare i nostri giovani, fin da quando sono piccolissimi, a rispettare le donne, le loro sorelle, mamme, compagne di scuola. Così si cambia» ha aggiunto Tajani.
«SE COLPEVOLE, CARCERE A VITA»
«Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita»: così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, commenta la notizia dell’arresto in Germania di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
RIS SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Nel frattempo, i carabinieri del Ris di Parma oggi, domenica 19 novembre, sono tornati nuovamente nella zona dove è stato trovato ieri, sabato, il corpo di Giulia. Giunti in furgone, i militari si sono subito messi al lavoro per effettuare nuovi rilievi e cercare oggetti e reperti che potrebbero risultati utili alle indagini.
Tra i reperti raccolti nella zona industriale di Fossò, in provincia di Venezia, dove Filippo Turetta, sabato notte 11 novembre, ha ucciso l’ex fidanzata Giulia c’è anche un coltello spezzato.
Il coltello potrebbe anche non essere quello usato dal 22enne per colpire l’ex fidanzata.
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