Fisco
Fisco, Ruffini: semplificare spesometro, cadenza semestrale
Si valutano strumenti idonee a garantire una maggiore informazione
Roma, 17 ott. (askanews) - In relazione alle problematiche emerse sullo spesometro l'Agenzia delle Entrate "sta individuando tutti gli ulterori spazi di semplificazione dell'adempimento consentiti dalla norma e valutando strumenti idonee a garantire una maggiore informazione sulle modalità di utlizzo degli strumenti messi a disposizione". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in un'audizione in commissione Finanze della Camera sulle tematiche relative all'operatività dell'Agenzia.
Secondo Ruffini, in particolare, occorre uno "specifico intervento normativo" sulla "facoltà di trasmettere i dati anche solo con cadenza semestrale".
"L'importante è che all'Agenzia delle Entrate arrivino i dati essenziali: la partita Iva, l'imponibile e l'imposta e il numero della fattura, non serve nient'altro. Se ci aiutate con una norma simile, aiutiamo i contribuenti e le agenzie", ha precisato Ruffini.
Secondo Ruffini, quindi, serve "una maggiore informazione sull'utilità dello strumento" e "un efficientamento dei dati trasmessi attraverso un processo di semplificazione.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha, quindi, lanciato alcune proposte per un intervento normativo: la previsione della facoltà di trasmettere i dati anche solo con cadenza semestrale;
la facoltà di trasmissione anche cumulativa delle fatture emesse e di quelle ricevute di importo inferiore a 300 euro; la non applicabilità delle sanzioni per l'errata trasmissione dei dati sulle fatture emesse e ricevute, relativamente alle comunicazioni effettuate nel primo semestre 2017 a condizione che i dati esatti siano trasmessi entro il 28 febbraio 2018.
Inoltre, Ruffini ha suggerito l'esonero dell'obbligazione delle comunicazioni per alcuni soggetti, ad esempio i produttori agricoli con volume di affari non superiore a 7mila euro esonerati dagli obblighi documentali e contabili,fermo restando l'obbligo di numerare e conservare le fatture e le bollette doganali. E anche l'esonero per le amministrazioni pubbliche dall'obbligo di trasmissione dei dati delle fatture emesse nei confronti dei consumatori finali.
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