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Fmi prevede accelerazione risanamento conti Italia dal 2016
Al netto del ciclo economico pareggio già nel 2017, debito calerà
Roma, 7 ott. (askanews) - Il Fondo monetario internazionale prevede che l'Italia mantenga una dinamica di risanamento dei conti pubblici, peraltro segnando una accelerazione su questo percorso a partire dal 2016 e spingendo ancora oltre negli anni successivi. Fino a riportare il bilancio quasi al pareggio nel 2020, quando il disavanzo previsto sarà ormai appena lo 0,2 per cento del Pil. Sui dati depurati dagli effetti del ciclo economico il pareggio è atteso già sul 2017.
Le previsioni sui conti pubblici sono state in parte anticipate nel World Economic Outlook, ma poi inserite con maggiori dettagli nel Fiscal Monitor. Qui il Fmi indica un deficit di bilancio del 2,7 per cento del Pil quest'anno, e poi in calo al 2 per cento nel 2016, all'1,2 peer cento nel 2017, 0,8 per cento nel 2018, 0,4 per cento nel 2019 e appunto 0,2 per cento nel 2020. Il disavanzo aggiustato per gli effetti del ciclo economico è stimato allo 0,6 per cento del Pil sul 2015, allo 0,4 per cento sul 2016, a zero nel 2017 per poi risultare positivo, un avanzo quindi, dello 0,1 per cento sul 2018, 0,2 per cento nel 2019 e di nuovo 0,1 per cento nel 2020.
L'avanzo primario di bilancio (il saldo tra entrate e uscite senza i costi degli interessi sul debito) dall'1,3 per cento atteso quest'anno salirà al 2 per cento del Pil il prossimo, e poi 2,6 per cento nel 2017, 2,8 per cento nel 2018, 3,2 per cento nel 2019 e 3,4 per cento nel 2020. Il tutto si rifletterà sulla dinamica del debito, che secondo il Fmi dopo un picco al 133,1 per cento del Pil quest'anno si limerà al 132,3 per cento il prossimo ma poi segnerà un calo più consistente, 130,5 per cento nel 2017, 128,3% nel 2018, 125,8 per cento nel 2019 e 123 per cento nel 2020.
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