L’INCONTRO
Formigoni a Gorla: «Sembra di stare in una catacomba»
L’ex governatore ha presentato il suo libro. Stoccata al sindaco Zappamiglio
Quando è arrivato nella sala Carnelli del paese, a causa delle luci basse e soffuse, ha detto: «Sembra di stare in una catacomba». Non ha perso l’eloquio e la verve, Roberto Formigoni questa sera - venerdì 19 aprile - ospite dell’associazione “W Gorla Viva” guidata da Alex Airoldi. Ha ancora qualcosa da dire e raccontare il politico che è stato alla guida di Regione Lombardia per quattro mandati dal 1995 al 2013, oltre alle esperienze di eurodeputato e senatore (fino al 2018). La stoccata è arrivata dritta al sindaco Pietro Zappamiglio (appartenente a Comunione e Liberazione, invitato ma non presente per impegni politici). Airoldi, rammaricato, ha spiegato che l’unica via d’accesso concessa è stata quella secondaria passando dai cortili e non dal centro polifunzionale. Disagio superato dal pubblico interessato, una trentina di persone: tra i presenti il candidato sindaco di Marnate Luca Vergani e Lisa Bianchi che è stata candidata sindaco nel 2010 con la lista Gorla Futura. A parte l’inizio con una piccola polemica, Formigoni entra subito nel merito parlando dell’impegno politico dei cattolici e i giovani del movimento popolare: «Gente che sapeva che noi eravamo quelli che avevano fondato il Meeting di Rimini che ancora oggi vive. Per la prima volta i cattolici uscivano fuori allo scoperto nel dibattito e nella battaglia sociale. Eravamo nella capitale del divertificio d’Italia», ricorda in una cavalcata nella storia. «Il secondo anno chiuse Spadolini, il terzo anno venne papa Giovanni Paolo II», ha aggiunto. Poi la scelta di entrare nel parlamento Europeo. Solo l’inizio di un estratto del suo libro, “Una storia popolare”.
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