Francia
Francia, al via la festa di Euro 2016, all'ombra degli scioperi
Oggi confermata protesta Air France, Sncf e vertenza rifiuti
Parigi, 9 giu. (askanews) - La Francia inaugura oggi gli europei di calcio con un concerto gigante a Parigi, la capitale che con il passare delle ore è sempre più sommersa dai rifiuti a causa dello sciopero dei lavoratori degli impianti per lo smaltimento. Oltre ai timori degli attentati, le incognite che pesano su questi campionati sono il caos, i disordini e anche le violenze sociali che potrebbero derivare dagli scioperi, soprattutto nei trasporti e le manifestazioni contro "la loi travail", la contestata riforma del lavoro, che non sono stati revocati neanche a fronte dell'avvio di questo grande evento sportivo. I continui appelli del presidente Hollande e del primo ministro Valls sono rimasti regolarmente inascoltati.
Proprio oggi, dopo il fallimento di trattative fiume, i sindacati hanno confermato uno sciopero dei piloti di Air France dall'11 al 14 di giugno. La compagnia ha comunque assicurato che sarà in grado di garantire dal 70% all'80% dei voli. Sulla questione è intervenuta anche la Uefa, organizzatrice di Euro 2016, chiedendo al vettore di assicurare che gli arbitri convocati per dirigere gli incontri di questi europei riescano ad arrivare in terra di Francia.
E nel pomeriggio i sindacati hanno confermato per domani un decimo giorno di sciopero consecutivo alla Sncf votato dalle assemblee generali dei ferrovieri di Parigi e della
sua regione e di numerose altre città del Paese. Anche se si cominciano a levare voci anche dalla Cgt, la centrale sindacale più potente di Francia, che chiedono una sospensione della protesta. A rischio sembrano essere proprio i collegamenti per lo stade de France, il grande stadio parigino situato a Saint Denis, nella banlieue Nord di Parigi, che domani inaugurerà gli europei con l'incontro Francia-Romania. Dal primo giugno, lo sciopero dei "cheminot" - i ferrovieri - viene riconfermato di giorno in giorno nonostante una bozza di accordo che mantiene inalterata l'attuale organizzazione dell'orario di lavoro, punto caldo della vertenza. L'accordo ha tempo fino al 14 giugno per essere firmato.
E da ieri sono bloccati i tre principali siti per il trattamento dei rifiuti della capitale e dell'Ile-de-France, la sua regione insieme a tre inceneritori situati nel Sud del Paese, uno dei quali serve la città di Marsiglia. Un rischio per l'immagine della Ville Lumiere. Bloccati dagli autisti in sciopero sono anche i quattro principali garage dei camion utilizzati per la raccolta dei rifiuti della ville lumiere. Risultato è che per le vie della capitale si vedono cassonetti stracolmi di immondizie. E se la benzina ormai non scarseggia più nelle stazioni di servizio, per lo sblocco di tutti i depositi, varie raffinerie restano ancora chiuse. E hanno incrociato le braccia i portuali e i lavoratori del terminal petrolifero di Le Havre, che è quello che rifornisce di carburante gli aeroporti.
Ad oggi non si è mai neanche accennato ad un possibile rinvio di una nuova manifestazione nazionale prevista per il 14 giugno a Parigi contro il job act francese, firmato dalla ministra del lavoro Myriam El Khomri, che ha innescato la
miccia che da tre mesi infiamma il Paese.
Perché, se i lavoratori dei diversi settori mettono in molti casi davanti le loro rivendicazioni di categoria, la fronda sociale che incombe oggi sulla Francia converge sulla lotta al progetto della legge El Khomri considerata troppo favorevole alle aziende. E il braccio di ferro fra governo e lavoratori continua.
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