Francia
Francia, Petitjean, un bambino "gentile" diventato assassino prete
Viveva ad Aix-les-Bains, per gli amici non era radicalizzato
Aix-les-Bains, 28 lug. (askanews) - Abdel Malik Petitjean, 19 anni, identificato come il secondo assalitore coinvolto nell'uccisione di un sacerdote in Francia, viene descritto come perfettamente normale da familiari e amici. A differenza del complice Adel Kermiche, anche lui 19 enne, Petitjean non ha mai sollevato sospetti di radicalizzazione tra i conoscenti ed era ignoti alla polizia fino al giugno, quando aveva tentato di entrare in Siria. Petitjean era nato in una famiglia di origini algerine e viveva ad Aix-les-Bains, tranquilla cittadina termale sul lago Lemano, all'ombra delle Alpi. La località è a 700 chilometri dalla cittadina industriale in Normandia di Saint-Etienne-du-Rouvray dove Petitjean e Kermiche hanno fatto irruzione in una chiesa prendendo ostaggi il sacerdote e i cinque fedeli che assistevano alla messa. Petitjean e Kermiche, anche lui di origini algerine, hanno tagliato la gola dell'anziano padre Jean Hamel, 86 anni, sull'altare e ferito gravemente un parrocchiano, prima di essere uccisi dalla polizia.
Djamel Tazghat, che gestisce la moschea del quartiere di Aix-les-Bains dove Petitjean viveva in una casa popolare ha detto di aver riconosciuto il giovane in un video pubblicato dallo Stato islamico in cui i due assalitori giurano fedeltà al movimento jihadista. "Mi piaceva molto. Non ho mai avuto problemi con lui in moschea. Nessuna strana osservazione, sorrideva sempre, è incredibile" ha detto. "Tutti i fedeli sono scioccati perchè era noto per la gentilezza e la calma. Non abbiamo mai ricevuto segnali di radicalizzazione. Che cosa succedeva nelal sua testa?".
Petitjean, la cui carta d'identità è stata trovata a casa di Kermiche, non era mai stato accusato di un reato e il suo Dna e le sue impronte non erano negli archivi della polizia. Secondo fonti dell'inchiesta dopo al sparatoria con gli agenti il suo cadavere era talmente sfigurato da non consentirne l'identificazione e il Suo dna ha dovuto esser confrontato con quello della madre. Era entrato nel radar delle forze dell'ordine a giugno dopo aver tentato di entrare in Siria dalla Turchia ed era stato messo tra i cosiddetti "Fiche S", coloro che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale.
Fonti vicine all'indagine hanno detto che Petitjean "somiglia molto" a un uomo a cui l'antiterrorismo aveva dato la caccia nei giorni precedenti l'assassinio in chiesa nel timore che potesse compiere un attentato. La polizia antiterrorismo UCLAT aveva inviato una nota quattro giorni prima dell'attacco riferendo di informazioni "credibili" su una persona "che si prepara a compiere un attacco sul territorio nazionale". Tre familiari di Petitjean sono stati fermati per essere interrogati.
A differenza di Kermiche e di altri jihadisti che hanno attaccato obiettivi europei, non ci sono indicazioni che Petitjean soffrisse di problemi psicologici. Dopo aver finito le scuole superiori nel 2015, aveva lavorato part-time come commesso e nel suo curriculum diceva di amare i film di fantascienza, i video games, la musica e la boxe.
"E' difficile da credere. Era contro Daesh. Non era radicale" ha detto Hakim, 17 anni, che sostiene di essere stato amico di Petitjean. La madre, Yamina Boukessoula, ha parlato con l'afp qualche ora prima della conferma ufficiale dell'identità. "Era un buon cittadino francese. E' gentile. Conosco mio figlio, non c'entra nulla".
Petitjean era cresciuto in uan famiglia mista con due sorelle. La madre ha detto che lunedì si era allontanato da casa per andare a trovare il cugino a Nancy, nel nordest della Francia. Il suo ultimo sms è arrivato martedì mattina, prima dell'attacco: "non ti preoccupare, va tutto bene... Ti voglio bene". Mercoledì pomeriggio ala madre, che ancora non voleva credere che il figlio fosse coinvolto nell'attacco, gli ha inviato un messaggio: "Malik, sono mamma, non so dove sei, ho cattive notizie, chiamami. E' venuta la polizia, dicono idiozie. Spero non ti sia successo nulla figlio mio. Mi manchi tanto".
(fonte Afp)
© Riproduzione Riservata