LEONE DA PEREGO
Franco Fossa: la figura e i suoi luoghi
Palazzo Leone da Perego, a Legnano, dedica una antologica dal titolo «La figura e i suoi luoghi» allo scultore Franco Fossa (1924-2010). L’esposizione, curata dalla Associazione Franco Fossa e da Emma Zanella, presenta una cinquantina di opere fra sculture in gesso, cera, legno, bronzo, oltre a disegni a pastello, realizzati dall’artista nel corso della sua coerente ricerca.
Fossa è sicuramente artista di grande rilievo, per la singolarità e la forza espressiva del linguaggio, per la schietta genuinità delle motivazioni, per la sapienza tecnica, efficace e capace di condurre con immediatezza alle problematiche della vita umana. Solo la sua innata riservatezza e l’umiltà del suo carattere gli hanno impedito di essere presente con la meritata evidenza nel panorama nazionale.
L’esposizione racconta la sua vicenda con linearità e chiarezza, dagli inizi risalenti ai primo anni Cinquanta, quando l’artista arriva a Milano e comincia a confrontarsi con i maggiori protagonisti della scena milanese. Il clima culturale del capoluogo è in quel periodo una vera e propria fucina di idee e di iniziative. Milano è strettamente collegata a Parigi e all’Esistenzialismo di Jean-Paul Sartre. Viene a cadere il senso del mondo nella sua totalità, di cui la persona è parte integrante, in quanto la persona - come parte finita - non è mai e non può racchiudere in sé la totalità infinita.
Fossa, come altri giovani artisti, abbandona l’austera figurazione delle sue prime opere («Figura Femminile», 1956) e aderisce, con una propria visionarietà, ben distinguibile, al nuovo pensiero. Le linee si acuiscono e diventano spigolose, il movimento dei volumi viene portato ad una eloquente deformazione espressionistica e a contrapposizioni che raccontano il travaglio dell’esperienza umana («Fuga», 1990 - «Passaggio», 1992).
Nascono così alcuni capolavori che mettono in rilievo con sferzante lucidità la sofferenza e le contraddizioni del vivere, la solitudine, il deteriorarsi della comunicazione, l’emarginazione. Fossa sente la drammaticità delle sue narrazioni, ma redime le sue figure infondendovi un senso di umana dignità, che si farà più evidente negli ultimi decenni.
«Franco Fossa. La figura e i suoi luoghi» - A Legnano, Palazzo Leone da Perego, via Gilardelli 10, fino al 26 giugno venerdì ore 15-19, sabato e domenica 10-12.30 e 15-19, ingresso gratuito; il 29 maggio, 5 e 12 giugno visite gratuite con gli studenti alle ore 11 e alle 16.
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