SUL CONFINE
Frontalieri e telelavoro: ecco l’accordo tra Italia e Svizzera
Approvata la proposta di Giorgetti. La soddisfazione di Monti
Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e la consigliera federale Karin Keller-Sutter hanno firmato oggi, venerdì 10 novembre, nel corso di un videocollegamento, una dichiarazione d’intenti per regolamentare in maniera coerente e durevole la questione del telelavoro (smart working) per i lavoratori frontalieri.
L’intesa, fa sapere il Mef, prevede dal 1 gennaio 2024, in ottemperanza con l’accordo sui frontalieri, la possibilità di lavorare in modalità smart working fino a un massimo del 25% dell’orario di lavoro. Italia e Svizzera, inoltre, si sono impegnate a regolare definitivamente il periodo dal primo febbraio al 31 dicembre 2023. Il ministro Giorgetti si dichiara soddisfatto per l’intesa raggiunta: «Mettiamo la parola fine - dice - e in maniera positiva a una questione che si trascina da anni. Finalmente abbiamo regole certe che interromperanno una lunga e dannosa serie di contenziosi. Oggi abbiamo raggiunto un compromesso costruttivo che tiene conto delle diverse esigenze e richieste, va nella direzione dello sviluppo di entrambi i Paesi e rafforza i rapporti di collaborazione e amicizia tra Italia e Svizzera».
LA SODDISFAZIONE DI MONTI
«Un’ottima notizia quella della firma della dichiarazione d’intenti tra il ministro Giancarlo Giorgetti e la Consigliera federale Karin Keller-Sutter in tema di smart working - ha commentato il varesino Emanuele Monti , consigliere regionale della Lega -. Traguardo importante per i molti frontalieri – specialmente della provincia di Varese – che attendevano da tempo il compromesso. La Lega, ancora una volta, si è mostrata attenta e concreta alle esigenze del mondo dei frontalieri e per questo ringrazio il Governo e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti».
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