LA BATTAGLIA
Gallarate, Giulia non molla: riparte
La donna colpita da borreliosi di Lyme domenica andrà in Polonia
Un animaletto così piccolo che spesso non lo si nota nemmeno, quando si attacca alla pelle. Eppure capace, in qualche caso, di fare tanto male. È stato il morso di una piccola zecca infetta, anni fa, a provocare la borreliosi di Lyme a Giulia Gatti, giovane gallaratese che allora era davvero giovanissima. La fatica, i primi sintomi e infine, nel 2020, la sedia a rotelle e infine la diagnosi. Poi i viaggi della speranza verso Danzica, in Polonia, dove sperimentare una terapia che prova a far recedere i sintomi di una malattia ormai diventata cronica. Giulia torna a camminare, studia, pur con tutte le complicazioni legate alla cura e ai danni che quell’animaletto minuscolo le ha provocato. Fino a giugno scorso. «Mi sono trovata un’altra zecca sul corpo - il racconto della ragazza -. Ero uscita a fare una passeggiata sul lago Maggiore e quando sono salita in auto per tornare a casa ho fatto questa amara scoperta». Di nuovo la sedia a rotelle, dolori tali da rendere difficile alzarsi dal letto per Giulia, che oggi ha 27 anni e si sta preparando in questi giorni a ripartire verso la clinica a cui è legata la sua speranza di stare meglio.
«Partirò domenica, le energie sono poche e le cose da fare tante», fa sapere. «La situazione è peggiorata perché a causa delle lunghe terapie il mio corpo ha iniziato a cedere un pochino e a mostrare fatica».
LA BATTAGLIA
Già nel 2021 la ragazza aveva deciso di rendere pubblica la propria situazione, per accendere i fari su una condizione tanto peculiare. Lo scorso dicembre ha deciso di raccontare di nuovo la sua storia sulla piattaforma internet Gofundme, attraverso la quale ha lanciato un appello per raccogliere fondi. «Se smetto le terapie i batteri potrebbero diventare più forti e invadere altri organi», racconta la gallaratese. «Allo stesso modo continuare le terapie può affaticare un organismo già molto debilitato. In ogni caso sarebbe un rischio, ma continuando le terapie ho la possibilità di diminuire la carica batterica e iniziare a stare un po’ meglio, per questo ho deciso di continuare».
I problemi non mancano. «Non è facile, ma sto usando ogni briciolo di energia per uscirne», è il messaggio carico di speranza della gallaratese, quasi pronta per la nuova trasferta in Polonia.
LA MALATTIA
La malattia di Lyme può essere considerata rara. A complicarne la diagnosi, che prima avviene meglio è, concorre il carattere dei sintomi che all’inizio sono difficili da intercettare e ricondurre con chiarezza al morbo. Da qui, da questa difficoltà, dipende il lungo tempo passato tra il morso che ha dato avvio a tutto e le prime cure alle quali Giulia si è sottoposta. Ora, il nuovo viaggio in Polonia con partenza fissata domenica.
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