INDAGINE DELLA FINANZA
Gallarate: truffa del “bonus 90%” e auto di lusso
Società edile e amministratore nei guai per una frode milionaria. Coi ricavi illegali acquistate anche Ferrari e Lamborghini
Frodi sul “bonus facciate”. I finanzieri di Varese e Milano hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro, firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, bloccando il denaro in capo alla società coinvolta e tutti i beni nella disponibilità del rappresentante legale: 640.000 euro giacenti sui conti correnti; 153.000 euro pari al valore di un appartamento con relativo box a Legnano nella disponibilità dell’indagato; 127.000 euro quale stima del valore di 15 motoveicoli d’epoca e di lusso (tra cui Ducati, Honda, Vyrus), 10.000 euro in relazione al valore delle quote della società interessata e orologio Rolex Yachtmaster in oro 18K del valore di mercato di circa 30.000 euro; due cantieri nella disponibilità della società pèer 812.000 euro.
Il presunto sistema delle frodi, come detto, s’innesca sul bonus “bonus facciate 90%”. In particolare, l’attività di servizio ha riguardato gli esiti di distinte attività svolte dalla Compagnia di Gallarate e dal Gruppo di Legnano nei confronti di società riconducibili a un unico amministratore.
Nello specifico, l’indagine della Compagnia di Gallarate ha posto l’attenzione sui crediti previsti dal “bonus facciate 90%” indebitamente generati da una società edile e dal suo rappresentante legale, attraverso il sistema della sovrafatturazione, la cui quota non spettante è stata calcolata, per quanto attiene al decreto di sequestro, in oltre 2 milioni di euro.
Un esempio: nonostante il condominio avesse corrisposto alla società incaricata 40.000 euro, corrispondente alla somma del 10 % del costo dei lavori e del 18 %, sempre calcolato sul costo dei lavori, a titolo di oneri finanziari, la società edile aveva emesso e trasmesso all’Agenzia delle Entrate una fattura per 400.000 euro.
I finanzieri gallaratesi hanno proceduto all’analisi della documentazione attinente ai cantieri interessati, collocati in Gallarate, Cardano al Campo, Cassano Magnago, Busto Arsizio e Parabiago, riscontrando la documentazione acquisita presso la sede della società con le dichiarazioni rese dai proprietari degli immobili e tramite le risultanze dei conti correnti ottenuti tramite i poteri di polizia valutaria approfondendo le segnalazioni per operazioni sospette in capo alla società e al suo rappresentante legale.
È così emerso un meccanismo illecito per cui il condominio o il singolo proprietario, ignaro, riceveva la fattura da pagare e scarna documentazione in relazione ai lavori da eseguirsi. Tuttavia, la stessa società edile procedeva poi a generare in capo al cliente un credito fiscale enormemente più alto, fino a circa il 300% rispetto a quello spettante.
Per la quota dei restanti crediti non sequestrati, durante l’attività d’indagine è stata attivata la procedura, con segnalazione all’Agenzia delle Entrate, al fine di rendere inutilizzabili in compensazione tali crediti.
Con l’ingente disponibilità finanziaria illecitamente acquisita, la società ha attualmente in uso diverse auto di lusso, tra cui Lamborghini Huracan STO, Ferrari 812 Superfast, Ferrari 488, Ferrari FF, Ferrari F8 e una da pista denominata Radical, utilizzate sia dal rappresentante legale per fini personali sia per un nascente business in materia di noleggio a breve termine.
Come detto, le indagini sono state estese ad attività e cantieri anche a Legnano e Parabiago.
Vi sono state in passato altre indagini sul “bonus facciate”.
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