Generali
Generali, Galateri: su crescita valuteremo possibili occasioni
Intervista a Corsera: resteremo italiani,ma benvenuti fondi esteri
Roma, 26 apr. (askanews) - Ci sono ipotesi di crescita esterna per Assicurazioni Generali? "Qualora si presentassero occasioni le valuteremmo con attenzione", afferma il presidente del Leone di Trieste Gabriele Galateri di Genola in un'intervista al Corriere della Sera nella quale puntualizza: "Puntiamo a essere però la compagnia migliore, non necessariamente la più grande. Il tema dimensioni non è una priorità, inprospettiva abbiamo una strategia, presentata da Donnet (l'amministratore delegato, ndr) che stiamo valirizzando correttamente e accelerando".
Alla domanda se Generali, come sostengono alcuni, sia una preda potenziale, Galateri replica così: "A parte il fatto che il titolo negli ultimi mesi ha performato meglio dei competitor, non ci sentiamo in tale posizione e comunque non è tema che ci preoccupa".
A chi osserva che le Generali devono restare italiane anche per il maxi portafoglio di titoli di Stato in suo possesso, il presidente conferma: "Siamo italiani e tali intendiamo rimanere, dopodichè più è ampio l'azionariato e meglio è: il 40% è detenuto da fondi internazionali".
D'altronde i primi soci di Generali, osserva il Corriere della Sera, sono italiani: Mediobanca, Caltagirone, Del Vecchio e De Agostini: "Certo - risponde Galateri - e ne siamo contenti. Ma se domani un fondo estero si aggiungesse al nostro azionariato stabile sarebbe il benvenuto. I bond governativi poi sono a fronte degli inmpegni nei confronti degli assicurati. Ciò cambia completamente la logica di valutazione".
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