PERUGINO
Gesù e i pastori in adorazione
Viene spontaneo inginocchiarsi davanti al Bambino appoggiato per terra, in primissimo piano. E in ginocchio sono, dietro di lui, Maria e Giuseppe e, a rispettosa distanza, al di là della capanna, i primi pastori accorsi su indicazione degli angeli (la scena si scorge sulla sinistra della tavola).
Capolavoro della maturità di Pietro Vannucci, detto il Perugino (1448/50-1523), «Adorazione dei pastori» fa parte di un polittico commissionato nel 1502 dai frati agostiniani per la chiesa di sant’Agostino a Perugia. In questi giorni, in preparazione del Natale, la tavola è in trasferta dall’Umbria al Museo Diocesano di Milano, protagonista della rassegna «Un capolavoro per Milano», appuntamento fisso dal 2002. L’evento, accompagnato dal catalogo Silvana Editoriale, è curato da Nadia Righi, direttrice del Diocesano, con Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, da cui l’opera proviene.
La realizzazione dell’immensa pala d’altare, dipinta su due facce, impegnò Perugino per un ventennio. Alta più di otto metri e formata da oltre trenta tavole, era pensata per essere vista dai fedeli che stavano nella navata e dai religiosi. Proprio per loro, per favorire la meditazione e un’intima riflessione sul tema sacro, Perugino ha ideato questa equilibrata e essenziale «Adorazione dei pastori», scomparto centrale del lato posteriore.
Già nel 1654 l’imponente struttura, poco consona alle nuove disposizioni liturgiche della controriforma, venne smontata e divisa in due parti, poi le varie tavole andarono disperse in vari musei del mondo. Grazie all’allestimento dello Studio Cerri & Associati - che ha cercato di restituire lo spazio architettonico cui era destinata l’opera e di rievocare la grandiosa pala d’altare - è possibile godere appieno della spiritualità intensa e serena di questa tavola, realizzata in un periodo in cui nella bottega di Perugino si affacciava un giovane allievo, destinato a influenzare il maestro: Raffaello.
«Adorazione dei pastori» di Perugino - Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini, fino al 28 gennaio da martedì a domenica ore 10-18, info 02.89420019.
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