LA PROTESTA
«Giù le mani dall’ospedale»
Centinaia in piazza: protesta pacifica delle mamme contro i tagli di Ginecologia e Pediatria
Le mamme ma anche i politici. Angera ma anche Arona in rappresentanza della Sponda Grassa del Lago Maggiore. Le famiglie che dalla Ginecologia dell’Ondoli sono nate e quelle che alla sua Pediatria si affidano ancora. Insomma, una mobilitazione che ha coinvolto centinaia di persone.
Almeno trecento sono infatti stati i cittadini che la mattina di oggi, venerdì 9 dicembre, hanno voluto testimoniare la propria contrarietà ai tagli di due servizi ritenuti «essenziali e inusurpabili agli utenti in nome della mera logica economica».
Così, se il sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, applaudito per il suo intervento accorato, s’è appellato alla Regione Lombardia affinché riveda i suoi propositi, lo stesso ha fatto il vicepresidente della Provincia di Varese, Marco Magrini, il quale ha preannunciato un’istanza diretta a preservare i presidi ospedalieri più piccoli del territorio: quello di Angera, quello di Cittiglio, quello di Luino.
Alla mobilitazione in difesa dei due reparti a rischio taglio (seppure la Pediatria dovrebbe restare aperta in orario pomeridiano, ndr), ha partecipato anche il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, in rappresentanza di una città che ha da pochi anni perso il proprio presidio ospedaliero e s’è vista cancellare anche reparti ritenuti da più parti d’eccellenza, quali l’Oculistica: «Sostenere che a 500 parti un Punto Nascite sia sicuro e a 480 no mi pare solo burocrazia a discapito dell’umanità».
Ampi servizi sulla Prealpina di sabato 10 dicembre.
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