LA XVIII GIORNATA
Gli effetti speciali sono di Milano
Pascolo e Fontecchio superlativi, la capolista batte una buona Varese: 82-98
Il derby numero 174 va a Milano. Il parquet scintillante di Masnago, che ha ospitato la prima nazionale della presentazione pregara in stile Nba, conferma che pur priva di Cinciarini e Simon, l’EA7 è di un altro pianeta.
Varese si spreme in difesa, trova le giocate di Maynor (15 punti e 2 assist) fino a 13’ dalla fine, s’aggrappa al lavoro straordinario di Anosike sotto le plance (seconda doppia doppia consecutiva: 13 punti e 10 rimbalzi, con 4/6 dal campo e 5/7 dalla lunetta), ai lampi di Eyenga (16 punti) e di Johnson (13 punti ma 0/3 da due, 3/10 da 3 e 4/5 dalla lunetta con 4 perse 2 recuperate), alla prova ”razionale” di Pelle (12 punti e 6 rimbalzi) alla solita generosità di Ferrero (5 punti e 3 rimbalzi ma condizionato da due fischi discutibili) e Cavaliero (6 punti). In attesa che Avramovic cresca (0/4 dal campo, 0/2 da 3 e 2/2 dai liberi) e rassegnati alla mancanza di due rotazioni all’altezza (Kangur sul parquet e Campani in tribuna), Varese di più non avrebbe potuto fare per resistere alle ondate innescate da un superlativo Pascolo (16 con 7/9 dal campo 2/2 ai liberi, 4 rimbalzi e 5 assist) oltreché da Kalnietis (13), Macvan (15), Fontecchio (9 con 3/4 dall’arco: Simon ha potuto riposare tanquillo), Hickman (12), Dragic (19), Hickman (12) e Sanders (8) e al 50% da tre (14/28), nonostante Mclean (4) e Radulica (2) non siano stati trascendentali.
Varese però ha mostrato di nuovo una pecca su cui coach Attilio Caja dovrà lavorare: i biancorossi hanno peccato nelle giocate inerziali del match: dal 21-20 nel finale di primo quarto, con Maynor si sono fatti piuazzare un evitabile 0-5. Milano l’inerzia l’ha navigata da par suo per tutto il secondo quarto, filando via sul 54-40 a metà gara. Al rientro degli spogliatoi, l’OJM ha dato fondo a tutte le sue energie, rientrando nel match a 3’30” dalla sirena del terzo quarto: 61-61 grazie a Eyenga, Johnson riemerso dall’incubo iniziale dello 0/5 dall’arco, Pelle e Ferrero. Non solo. Maynor però - secondo errore inerziale - ha forzato un tiro da tre e nell’ordine Dragic, Macvan, Kalnietis e Pascolo hanno tracciato lo 0-8, fissato poi nel 64-73 dei primi 30’.
Varese è finita qui: le rotazioni imposte dalle ginocchia di Maynor e dai falli di Ferrero e Anosike hanno prodotto varchi che Fontecchio e Dragic hanno utilizzato per piazzare lo 0-12 del 33’ (64-85). A quel punto, con Milano in versione europea e non disposta a cedere centimetri, le seconde linee varesine, sull’asse Avramovic-Pelle, hanno prodotto una difesa energica, purtroppo non supportata da un attacco altrettanto proficuo (erroracci di Eyenga, Pelle, Avramovic e Johnson). Tanto è bastato per ridurre il gap a un -16, che spiega la differenza che oggi c’è tra la prima e la penultima della classe. La quale, se sulla via della salvezza saprà mettere in campo l’intensità mostrata contro Milano, potrà levarsi dalle secche d’una classifica ora pericolosissima.
LA XVIII GIORNATA
Trento-Venezia 65-57, Pistoia-Avellino 67-59, Caserta-Cremona 79-75, Brescia-Sassari 56-48, Pesaro-Cantù 78-73, Torino-Capo d’Orlando 91-92, Varese-Milano 82-98.
Lunedì 6 febbraio, ore 20.45: Reggio Emilia-Brindisi.
LA CLASSIFICA
Milano punti 28; Avellino e Venezia 24; Capo d’Orlando e Sassari 20; Brescia, Caserta, Pistoia, Torino, Trento e Reggio Emilia* 18; Brindisi* 16; Cantù 14; Pesaro 12; Varese 10; Cremona 8.
* Una partita in meno.
LA XIX GIORNATA
Sassari-Cantù, Capo d’Orlando-Trento, Brindisi-Varese, Avellino-Pesaro, Cremona-Torino, Milano-Brescia, Venezia-Reggio Emilia, Pistoia-Caserta.
Ampi servizi sulla Prealpina del Lunedì del 6 febbraio.
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