ANIMALI
Greta è tornata al canile
La cagnolina, abbandonata incinta con una zampa rotta, salvata e curata dai volontari di Varese grazie ai contributi dei lettori di Prealpina cerca qualcuno che l'adotti. Hanno invece già trovato casa i suoi 9 cuccioli
Sta meglio mamma Greta, la cagnolina che è diventata il simbolo del canile di Varese, dopo che ha messo al mondo nove cuccioli, è stata abbandonata poche ore prima di partorire e poi ha avuto la disavventura di rompersi una zampa, incidente che l’ha costretta a un delicato intervento chirurgico. Greta è ancora in cerca di una nuova casa, dove vivere tranquilla e rimettersi del tutto. Un paio di famiglie sono interessate a questa supermamma a quattro zampe ma ancora il suo destino è incerto.
Per ora la cagnolina, un incrocio di Pastore di circa due anni di età, è tornata nel canile dove era arrivata i primi di giugno, incinta dei nove cuccioli che sono stati con tutta probabilità il motivo dell’abbandono da parte dei suoi davvero poco umani padroni. Greta è tornata al canile, dopo aver trascorso alcuni giorni, subito dopo l’intervento, ospite a casa di una volontaria. Fasciature nuove ogni settantadue ore, controlli da parte dei veterinari che l’hanno operata: la convalescenza è ancora lunga ma gli esperti dell’associazione Emi, che gestiscono il canile, hanno pensato che sia meglio tenerla sempre sotto controllo nella struttura dedicata ai cani, piuttosto che rischiare anche solo che scenda dal divano della casa di cui era ospite, con il rischio di farsi di nuovo male alla zampa. La frattura della zampa posteriore destra, Greta se l’è procurata saltando un cancelletto mentre “inseguiva” i suoi cuccioli, ben nove, partoriti i primi di giugno e dati in adozione tutti, molto rapidamente, un paio di settimane fa.
Da qui l’appello ai lettori di Prealpina dell’associazione Emi, presieduta da Gaia Silbernagl, che gestisce il canile municipale. «E all’appello hanno risposto molti cittadini, alcuni hanno fatto una donazione, altri hanno portato aiuti direttamente al canile - dice il responsabile della struttura di via Friuli, Stefano Giani -. per questo motivo, insieme con la nostra presidente, vorremmo ringraziare le persone che hanno consentito di raccogliere finora circa mille euro, una quota che non copre tutte le spese sostenute ma che si avvicina, e vorremmo anche ringraziare l’amministrazione comunale di Varese che in questi mesi estivi, nei quali vi soni stati comunque alcuni abbandoni, ci è stata vicina per garantire il buon funzionamento del canile».
La risposta dei cittadini è stata grande per coprire le spese mediche di Greta (storia spiegata anche alla Fiera di Varese nello stand dell’associazione). Si può ancora contribuire (tramite bonifico IBAN: IT09 I033 5901 6001 0000 0007273 intestato ad Associazione Emi Un rifugio per randagi onlus, causale: Greta; direttamente sul sito , www.associazioneemi.it ). Inoltre la raccolta fondi continua con una iniziativa della sezione varesina della Lega nazionale per la difesa del cane, presieduta da Alessandra Calafà, che organizza una cena benefica il 18 settembre (info@legadelcane-va.it). Parte dei proventi sarà destinata a ripagare le cure di mamma Greta.
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