Doping
Hacker, nella nuova lista anche cinque medagliati italiani
Si tratta di Pizzo, la Bruni, Birarelli, Lodo e la Frassinetti
Roma, 23 set. (askanews) - Ci sono anche atleti italiani nella nuova lista pubblicata dagli hacker di Fancy Bears. Il gruppo russo che si è scagliato contro l'agenzia mondiale antidoping pubblicando nomi di atleti che avrebbero assunto farmaci dopanti con il benestare della stessa, ha diramato altri 41 nomi e tra questi figurano anche cinque medagliati italiani. Si tratta dello spadista Paolo Pizzo, la nuotatrice in acque libere Rachele Bruni, il pallavolista Emanuele Birarelli, il canottiere Matteo Lodo e la pallanuotista Teresa Frassinetti. Tutte medaglie d'argento, salvo il bronzo di Lodo con il 4 senza. Per loro non si profila nessuna squalifica poiché si tratta di prescrizioni mediche in accordo proprio con la Wada. Tra gli azzurri, le prescrizioni più consistenti sono quelle di Paolo Pizzo, medaglia di argento a squadre con la spada maschile, e Rachele Bruni, argento nella 10 km di nuoto di fondo, per l'assunzione del formoterolo, farmaco utilizzato per la cura dell'asma, autorizzato per quattro anni, dal 2010 al 2014. L'assunzione di betametasone (sempre per l'asma) e prednisone (problemi reumatologici), sono stati autorizzati al capitano della nazionale di pallavolo Birarelli. Anche nella prescrizione di Teresa Frassinetti, argento col Setterosa, mentre Matteo Lodo ha preso il beclometasone (per le vie respiratorie) per otto giorni tra fine luglio e inizio agosto prima dei Giochi.
Tra i non italiani, nel nuovo elenco, spiccano il ciclista svizzero Fabian Cancellara e il danese Jakob Fuglsang. C'è il cestista serbo Milos Teodosic per una prescizione di quattro giorni nel gennaio 2016. Nel nuoto ci sono il sudafricano Cameron Van Der Burgh, l'australiana Cate Campbell, il tedesco Steffen Diebler e la danese Rikke Moeller Pedersen.
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