Usa
"Hail Trump!": i nazionalisti Usa salutano il presidente eletto
Attaccano la stampa, la 'Lugenpresse', come dicevano i nazisti
New York, 22 nov. (askanews) - "Hail Trump! Hail our people (la
nostra gente)! Hail victory (la vittoria)!". Così Richard
Spencer, leader del cosiddetto "alt-right movement", il movimento
di estrema destra che ha appoggiato Trump alle presidenziali
statunitensi, ha salutato gli oltre 200 partecipanti a un
incontro avvenuto sabato a Washington D.C., testimoniato dalle
immagini che The Atlantic ha pubblicato sul suo sito.
Accolto da braccia tese e applausi, Spencer ha detto che "nessuno
è in lutto per i grandi crimini commessi contro di noi. Per noi,
si tratta di conquistare o morire". Poi ha attaccato "i media
dominanti, o forse dovremmo riferirci a loro con il termine
originale tedesco, Lugenpresse (stampa bugiarda, espressione
usata sotto il nazismo, ndr)", ricevendo gli applausi dei
presenti. "Non è solo che sono di sinistra e cornuti, non è solo
che molti sono genuinamente stupidi, è che uno si domanda se
queste persone siano davvero delle persone, o invece dei Golem
senza anima (esseri della mitologia ebraica, ndr) animati da un
potere oscuro".
"Essere bianco significa essere un
lottatore, un crociato, un esploratore, un conquistatore. Noi
costruiamo, noi produciamo [...] Noi non sfruttiamo gli altri
gruppi, non guadagniamo nulla dalla loro presenza. Loro hanno
bisogno di noi, non il contrario" ha aggiunto, ottenendo urla di
approvazione e applausi.
"Nel sangue che scorre nelle nostre vene come figli del sole - ha
aggiunto - risiede il potenziale per la grandezza. Questa è la
grande lotta a cui siamo chiamati [...] Non siamo destinati a
vivere nella vergogna, nella debolezza e nella disgrazia, a
implorare per l'approvazione morale delle creature più
disprezzabili che abbiano mai popolato il pianeta; noi siamo
destinati a prevalere, perché questo è normale e naturale per
noi".
"L'America era, fino alla scorsa generazione, un Paese bianco,
progettato per noi e i nostri posteri. È la nostra creazione, la
nostra eredità e ci appartiene" ha concluso Spencer, salutato
dalle braccia tese dei presenti.
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