PAURA E SPERANZA
Il papà di Kimberly: «Sono in mano a Dio»
Il genitore della ragazza scomparsa è arrivato ieri da Gela, dove vive. Cerca disperatamente la figlia
«Sono qua, sono in mano a Dio, sono qua con la speranza che tutto torni al più presto tranquillo e che torni lei, Kimberly, a casa».
Mariano Bonvissuto sta vivendo una delle più brutte esperienze che possano capitare a un padre: la scomparsa della figlia, una ragazza di 20 anni che non dà notizie di sé da lunedì sera quando, intorno alle 21.30, ha parlato con la cugina per accordarsi sull’ora di rientro a casa. Poi, telefono spento.
Ieri papà Mariano, che vive a Gela, è salito a Busto Arsizio e da allora non ha smesso per un attimo di cercare sua figlia: «La cerco ovunque, in giro, sotto le auto, vicino ai treni, ovunque: per favore, vi ringrazio per quello che state facendo, ma capitemi» dice davanti al gruppo di giornalisti che lo hanno atteso sotto la casa della ex compagna, la mamma di Kimberly, in via Cellini 3.
«Kimberly mi aveva detto che sarebbe venuta in Sicilia la scorsa estate, ma lavoricchiava e non aveva potuto. Così le avevo detto che sarei venuto io da lei per Natale, per stare insieme. Invece sono dovuto venire adesso, per cercarla» ha detto, spiegando di avere sentito per l’ultima volta la figlia domenica scorsa al telefono.
L’amore di un padre, in simili momenti, supera tutti gli ostacoli, e Mariano Bonvissuto non si tira indietro: «Kimberly, se mi stai sentendo, chiamami. Qualsiasi cosa sia successa non mi interessa».
Bonvissuto ha poi proseguito: «Vi posso assicurare che di novità non ne abbiamo. Sappiamo solo che gli iinquirenti hanno tutto il materiale necessario, sia filmati, che chiamate che tutto quanto. Stanno visionandolo. Ci vuole un po’ di tempo. Stiamo aspettando alcune risposte: si stanno impegnando seriamente, lo posso dire perché sono andato stamattina da loro, hanno fatto anche volare un elicottero».
Certo, quello che è successo nei giorni scorsi non aiuta a mantenere il sangue freddo: «Io devo stare fermo ad aspettare loro che mi diano risposte. Altro non posso dire, con i tempi che stiamo attraversando e con quello che è successo fino a pochi giorni fa... Non voglio che succeda a mia figlia».
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