IL CASO
Il tesoro del bandito
Sequestrati ad Andria i beni del capo del commando che derubò due portavalori sull’A9: un lingotto d’oro come souvenir
Si era tenuto per souvenir un lingotto d’oro di più di sei chili il capo del commando che nell’aprile del 2013 aveva assaltato due portavalori blindati sull’A9, rubando il carico d’oro per un valore di oltre dieci milioni. L’uomo, Antonio Agresti, 45 anni, di Andria, era già stato arrestato e condannato a venti anni di reclusione. Nelle ultime ore i carabinieri della cittadina pugliese gli hanno sequestrato i beni su disposizione della procura distrettuale antimafia: la casa, una villa di lusso con ascensore interno, vasca idromassaggio, pale sul terrazzo, letto a baldacchino e persino water ricoperto in pelle rossa imbottita e incastonata con pietre preziose, tre terreni su cui sorgono altrettanti uliveti coltivati con i mezzi più moderni, cinque conti correnti in banca su cui erano depositati complessivamente più di due milioni.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 27 gennaio
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