Incendi
Incendi, Coldiretti: triplicati i boschi in fiamme nel 2017
Colpevole anche la siccità
Roma, 23 ott. (askanews) - "Gli ultimi anomali incendi di autunno sono la punta dell'iceberg di una stagione drammatica con circa 140mila ettari di bosco andati a fuoco dall'inizio dell'anno, praticamente il triplo del 2016". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel commentare gli incendi nella Val Stura e nella Val Susa dove "il diffondersi delle fiamme è favorito dal vento e dalla siccità".
"In Piemonte è caduto il 98% di pioggia in meno rispetto alla media nella prima decade di ottobre, ma le precipitazioni - sottolinea la Coldiretti - sono state abbondantemente sotto la media in tutti i mesi del 2017 fatta eccezione di febbraio. Il risultato è lo smog nelle città, la siccità nelle campagne e il verificarsi di incendi del tutto insoliti nella stagione autunnale per effetto della vegetazione secca".
"Gli incendi - sostiene la Coldiretti - hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici".
"Nelle foreste andate a fuoco - sostiene la Coldiretti - saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati".
"Per ricostituire i boschi andati in fiamme - conclude la Coldiretti - ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo".
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