LA POLEMICA
Indennizzi Trenord, Astuti: «Beffati pendolari del Varesotto»
Il consigliere regionale: «Niente rimborso anche se le nostre linee sono le peggiori»
«Che il nuovo tipo di rimborso elargito da Trenord ai pendolari che subiscono ritardi e soppressioni fosse una vera beffa lo avevamo già detto: non solo non è più automatico e deve essere richiesto dall’utente attraverso una procedura molto più complessa, ma cambia anche il calcolo dei disservizi e diventa molto più difficile ottenerlo perché, se prima erano considerati i ritardi di oltre cinque minuti, ora si considerano quelli di oltre quindici minuti. Basti pensare, a titolo di esempio, che per il servizio di gennaio oggi risultano sotto lo standard qualitativo soltanto tre direttrici, mentre con il vecchio metodo sarebbero state venti e sicuramente, tra queste, ci sarebbero state anche tre nostre linee»: così il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti in merito al nuovo tipo di bonus entrato in vigore dal primo aprile.
«Sì, perché, pur non dando più diritto al rimborso, i numeri delle nostre direttrici restano comunque tra i peggiori - spiega Astuti -: la linea P.to Ceresio-Varese-Gallarate-Milano, con 1.141 treni programmati, ha collezionato 59 ritardi superiori ai 15 minuti e 6 soppressioni, raggiungendo il 5,70% di disservizi; peggio ancora la Luino-Gallarate-Milano che, con 881 treni programmati, ha subito 55 ritardi e 23 soppressioni, raggiungendo l’8,85%; o la Laveno-Varese-Saronno-Milano che, con 2.437 treni programmati, ha subito 166 ritardi e 46 soppressioni arrivando all’8,70%».
«Cominciano ad arrivare anche le segnalazioni dei pendolari che superano le peggiori previsioni – aggiunge il consigliere dem – dimostrando che con questa operazione si fanno risparmiare quattrini all’azienda regionale sulla pelle dei poveracci che ogni giorno devono prendere il treno per lavoro o per studio e che si sentono presi in giro ripetutamente. Una operazione che non incentiverà certo il trasporto ferroviario lombardo, anzi».
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