Apple
Ingegneri Apple pronti a dimettersi pur di non sbloccare iPhone
Per il Nyt, sarebbe l'ennesimo ostacolo alla richiesta dell'Fbi
New York, 18 mar. (askanews) - Gli ingegneri di Apple si rifiuteranno di collaborare con l'Fbi nel caso in cui la polizia federale emerga come vincitrice di una battaglia legale con cui spera di ottenere il potere di obbligare Apple a sbloccare l'iPhone di uno degli attentatori della strage di San Bernardino dello scorso dicembre. Lo sostengono fonti del New York Times, secondo cui alcuni ingegneri potrebbero addirittura lasciare il proprio posto di lavoro ben pagato piuttosto che indebolire la sicurezza dei software che loro stessi hanno creato. Un'altra opzione è un'assenza prolungata.
Jean-Louis Gassée, un venture capitalist ed ex ingegnere di Apple, ha dichiarato: "Se il governo cerca di forzare l'azione e la testimonianza di questi ingegneri, buona fortuna!". Già Tim Cook, l'amministratore delegato di Apple, aveva dichiarato che rendere disponibili quelle informazioni sull'iPhone avrebbe reso meno sicuri gli smartphone di ogni utente, contrastando alcuni valori che l'azienda considera intoccabili.
Nei documenti legali, Apple ha dichiarato che ci vorrebbero dai 6 ai 10 ingengeri fino ad un mese per soddisfare le richieste del governo. Il team necessario al momento non esiste e non verrà creato fino a che l'azienda non esaurirà le sue opzioni legali.
Secondo Marc Rotenberg, direttore esecutivo di Electronic Privacy Information Center, chiedere ad un ingegnere informatico di mettere gli utenti a rischio è come "chiedere ad un dottore di somministrare un farmaco letale".
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