STAGIONE
Insubria, a chiudere pensa Ensemble Borromini
L’ultimo concerto della stagione pomeridiana dell’Università dell’Insubria si tiene eccezionalmente di lunedì, invece che di venerdì, e vede protagonista l’Ensemble Borromini, compagine svizzera guidata dalla violinista Barbara Ciannamea.
Attivo dal 1997 inizialmente come quartetto, con gli anni l’ensemble ha allargato il suo organico e il repertorio, che si estende dal Barocco alla musica contemporanea. Apre il programma uno degli oltre cinquecento concerti scritti da Antonio Vivaldi (Stravinski disse malignamente che Vivaldi «aveva scritto cinquecento volte lo stesso concerto»), il «Concerto di Dresda in Sol minore per violino, archi e continuo Rv 323».
Questa pagina dalla forte connotazione virtuosistica deve il suo nome al fatto che è conservata nella Biblioteca della corte sassone a Dresda, dove operava il violinista Johann Pisendel, per il quale Vivaldi verosimilmente la scrisse, anche se potrebbe trattarsi di un lavoro destinata in origine al contesto musicale veneziano.
A seguire c’è il «Concerto in Sol maggiore G 480 per violoncello ed archi» di Luigi Boccherini, interpretato dal trevigiano Luigi Puxeddu, grande esperto di Boccherini, del quale ha registrato per l’etichetta Brilliant l’integrale delle 26 sonate per violoncello e basso continuo. In conclusione un passo avanti nell’Ottocento con la versione per clarinetto e orchestra d’archi del «Quintetto in Si bemolle maggiore op. 34» di Carl Maria von Weber (solista il clarinettista sloveno Darko Brlek). È una pagina incentrata sul solista, configurandosi in pratica come un concerto in miniatura, e caratterizzata da suggestive melodie. (l.s.)
Lunedì 29 maggio a Varese, aula magna dell’Università dell’Insubria, via Ravasi 2, alle ore 18, concerto a ingresso libero.
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